sabato 7 agosto 2010

Scuola: caro-libri inevitabile Ecco i consigli per difendersi

Dai mercatini ai siti web dedicati, dal baratto agli e-book. E poi alcune grandi catene che fanno operazioni discount anche per le obbligazioni. I consigli del Codacons che aggiunge: "Informatevi sui tetti ministeriali"

E' forse la spesa più importante che attende le famiglie e gli studenti universitari al rientro dalle vacanze estive. Non si tratta di tasse, ma dei costi che saranno costretti a sostenere per l'acquisto dei libri di testo. La riforma Gelmini prevede che "un libro può essere cambiato ogni cinque anni per la scuola elementare e ogni sei per la scuola media e superiore". I prezzi dei testi però dipendono dal mercato. E' infatti "impossibile ipotizzare il congelamento - sostiene in un'intervista Ulisse Jacomuzzi, presidente del Gruppo Educazione dell'Aie, l'Associazione italiana degli editori - perché il prezzo di un libro non può restare fermo, poiché intervengono molte variabili. Se, per esempio, nel 2008 ho stampato le copie di un libro, che poi devo ristampare l'anno successivo o due anni dopo, dovrò tenere conto dei nuovi prezzi di mercato delle materie prime". Tradotto il caro-libri è un'eventualità più che probabile.

Come fare a sfuggire agli aumenti? A fornire qualche indicazione ci pensa il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) che in un vademecum offre qualche utile suggerimento.

"Fate attenzione alle nuove edizioni". Se l'istituto adotta una nuova edizione di un libro, il consiglio è di confrontare il testo nuovo con il precedente per accertarsi che effettivamente ci siano stati dei cambiamenti tali da giustificare la sostituzione. Spesso succede infatti che le differenze tra le due edizioni siano determinate solo dall'aggiunta di qualche immagine o riferimento bibliografico. Di solito - spiegano dal Codacons - nel testo aggiornato sono indicate tutte le modifiche. Prima di comprare alla cieca, quindi, date un'occhiata alle ultime pagine.

Largo ai libri usati. Rispolverare i vecchi libri, è meglio. Optando per l'usato si può infatti risparmiare il 50% sul prezzo di copertina. Per gli universitari, la convenienza è assicurata. Individuare i luoghi dove si vendono i libri di seconda mano è semplice perché spesso sono gli studenti stessi a venderli fuori dagli istituti ed università. Di più. Il Codacons consiglia di cercare nelle bacheche di compra-vendita online. Per le superiori ce ne sono a centinaia: Libridea è il sito è rivolto a chi è "stanco di pagare ogni anno prezzi sempre più cari per i libri dei propri figli" e cerca un modo per risparmiare. Dopo essersi registrati al sito, si può accedere ai numerosi annunci di libri scolastici usati per trovare quelli di cui si ha bisogno. Studenti.it, invece, mette a disposizione un forum dove lanciare e ricevere annunci, Il Libraccio offre la possibilità di effettuare una ricerca in base alla propria scuola di appartenenza ed ordinare i testi direttamente online mentre su ComproVendoLibri gli studenti che vendono saranno messi direttamente in contatto con quelli che cercano libri usati, senza intermediari. Anche per gli universitari il web è un prezioso alleato: su UniLibro, nella sezione "usato", si vendono e comprano testi che verranno poi spediti direttamente a casa mentre su Testi Usati, la compravendita è gratuita. Acquitare libri online, quindi, conviene. Anche perché a differenza di quanto si pensi i testi usati sono spesso in ottime condizioni.

"Informarsi, informarsi, informarsi". Alcuni istituti favoriscono il "baratto" dei libri tra studenti. Prima di immaginare di acquistare un testo in un negozio, Codacons consiglia di informarsi se nella scuola sono presenti bacheche che raccolgono gli annunci di scambio e compravendita o se l'istituto organizza giornate ed iniziative di "baratto".

Occhio ai tetti ministeriali. Controllare il rispetto del tetto di spesa che il ministero dell'Istruzione fissa sui libri di testo è fondamentale. Nel momento in cui la scuola diffonde la lista dei testi per l'anno scolastico, ogni consumatore deve assicurarsi che la spesa per l'acquisto rientri nel tetto massimo fissato. Non sempre accade. Nel 2009, infatti, l'associazione Altroconsumo denunciava un aumento della spesa delle famiglie italiane di 14 milioni di euro l'anno a causa dei continui sforamenti nei prezzi dei libri di testo nelle scuole. In caso di irregolarità c'è solo una cosa da fare: denunciare l'abuso al Ministero stesso, al Provveditorato agli studi o direttamente al Codacons.

E-book. Scaricare libri online, non è illegale. In questo caso, infatti, si tratta di acquistare versioni elettroniche dei libri di testo da consultare direttamente sul desk del computer. Tutto è cominciato con la ormai storica circolare numero 16 del 10 febbraio 2009, con cui il ministro Gelmini avviava l'introduzione del libro in versione online. "Gli studenti dell'era digitale - diceva - sono molto diversi dai figli di Gutenberg. Una novità, questa, con cui la scuola e i processi di insegnamento dovranno misurarsi". Ecco questa è l'occasione per abituare i ragazzi alla multimedialità e per risparmiare. I costi sono infatti generalmente inferiori perché non si paga la stampa. Purtroppo però, non tutti i libri di scuola sono disponibili nella versione elettronica. Il consiglio è quindi quello di informarsi presso il proprio istituto se i testi adottati esistono anche online. Che così fosse, gli studenti potrebbero studiare a casa direttamente sul computer e stampare soltanto i capitoli di cui hanno effettivamente bisogno.

Un libro per tanti. Studiate in compagnia? Se la risposta è affermativa, questo suggerimento è diretto a voi. Il consiglio è di acquistare i libri in collettività per suddividere la spesa. Il sistema è semplice: è sufficiente preparare gli esami o fare i compiti in gruppo o studiare singolarmente: prima uno, poi l'altro.

Il peso del sapere. "Questo è un mattone", è una delle frasi più pronunciate dagli studenti. E non si tratta di una metafora. Spesso, i libri di testo sono pesanti e causano mal di schiena. Il Codacons lancia una proposta: i libri potrebbere essere suddivisi in fascicoli da acquistare singolarmente. Un modo, questo, per salvare le spalle ma anche per risparmiare. In caso di nuove edizioni, infatti, con la divisione del libro in fascicoli si possono acquistare solo le nuove edizioni dei capitoli realmente aggiornati.

La scuola al discount. Acquistare i libri all'ingrosso permette agli studenti di comprarli ad un prezzo "scontato". Gli ipermercati dove acquistare testi a prezzi da magazzino sono Auchan, Bennet, Carrefour, Ipercoop, Iper, Leclerc. Prenotando i libri scolastici negli ipermercati si può beneficiare del 15% di sconto sul prezzo di copertina, alcune volte del 20% per chi ha una carta fedeltà. Uno sconto che si traduce spesso in un buono spesa. L'associazione dei consumatori suggerisce: " Se la vostra scuola non ha adottato una simile politica proponetela voi al Consiglio d'istituto".

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