mercoledì 15 dicembre 2010

Viaggi: Madrid: metamorfosi natalizia

Cambia veloce la capitale di Spagna, non si ferma mai. Nemmeno a Natale. Anzi,
proprio con la Nochebuena e la Nochevieja (Natale e Capodanno) si chiude un
anno di festeggiamenti per il centenario della Gran Via, l'arteria-simbolo
della città, e se ne inaugura un altro, il 2011, all'insegna di importanti
cambianti urbani. A partire dall'avveniristico progetto del Madrid Rio, 110
mila metri quadri di parco urbano a sud-ovest della città che, grazie
all'interramento di alcuni chilometri della M-30 (anello di tangenziali da
cinque corsie), ridà ai madrileni il fiume Manzanarre con viali alberati,
ponti, fontane, piste ciclabili e giardini. Dopo otto anni di lavori, Madrid
Rio è quasi finito. Ma per chi passeggia lungo la strada che dal Palazzo Reale
porta al Matadero, attraversando il polmone verde de La Casa de Campo, respira
già la Madrid che verrà. Dove transitavano 150 mila auto al giorno, adesso si
pedala, si fa jogging e si aspetta anche la costruzione di una spiaggia. In
attesa, arte, shopping e buona cucina rimangono tre validi motivi per una fuga
nella capitale. Per assaporare l'atmosfera natalizia e per brindare all'anno
nuovo.

Arte: niente più carne al mattatoio - Si sa, Madrid ha un Paseo d'Arte di fama
mondiale. Al "triangolo d'oro" dei Musei del Prado, Thyssen Bornemisza e Reina
Sofia, adesso se n'è aggiunto un altro, il Matadero (www.mataderomadrid.com).
Grazie a un investimento di oltre 110 milioni di euro, l'ex mattatoio
municipale di Arguenzuela è diventato uno spazio di 150mila metri quadrati
dedicati all'arte e alla cultura: pittura, architettura, urbanistica e design.
Ma anche musica, danza, teatro, moda, letteratura e cinema. Un laboratorio
internazionale e multidisciplinare che guarda al futuro e dà spazio ai giovani
talenti. Fino al 14 febbraio, in mostra i progetti della Biennale
Latinoamericana del Disegno. Per gli amanti dei grandi classici, da non perdere
"Jardines impresionistas", con le opere virate al verde di maestri come Monet,
Gauguin, Cezanne e Van Gogh, in scena al Museo Thyssen Bornemisza (www.
museothyssen.org, fino al 13 febbraio 2011).

Shopping: idee sfiziose - Il Natale a Madrid arriva prima in Plaza Mayor, con
il tradizionale mercatino di decorazioni, presepi, oggetti di artigianato e
dolcetti tipici (fino al 31 dicembre 2010; lun-gio, 10-22; ven-dom, 10-23). Per
lo shopping natalizio si va sulla Gran Via, arteria luccicante di negozi di
ogni tipo. Vale la pena scoprire le botteghe nel triangolo di Triball, dove i
commercianti si sono associati per sottrarre al degrado un reticolo fascinoso
di stradine. Tra gli indirizzi da mettere in agenda, Kikekeller, il regno del
riciclo creativo (Corredera Baja de San Pablo, 17) e la deliziosa bottega di
spezie Spicy Yuli (Valverde, 42). Per acquisti di lusso bisogna andare al
barrio Salamanca, dove le griffe sfilano una dietro l'altra. Qualche esempio?
Per la pelletteria c'è Loewe (Calle Serrano 26), per i vini, imbarazzo della
scelta tra le 4.500 etichette di Lavinia (Calle Ortega y Gasset 16), per la
moda Alma Aguilar (Callejòn de Jorge Juan 12). Chi non vuole farsi mancare
proprio nulla, può "perdersi" nei 5 piani del nuovo store di Adolfo Domìnguez
(Calle Serrano 5).

Gusto: lezioni di cucina da una napoletana - È impossibile tracciare una mappa
esaustiva del buon cibo in città. L'incontro tra tradizione mediterranea e
sapori internazionali sta facendo grande l'offerta gourmand di Madrid e gli
indirizzi non si contano più. Un'ottima sintesi la si trova da A Punto, una
libreria che è anche scuola di cucina tutta al femminile, con oltre 5.000
titoli di pubblicazioni a tema enogastronomico, una sala per degustazioni,
fornelli per apprendisti chef e, naturalmente, corsi di cucina spagnola,
giapponese, thai, peruviana, libanese e indiana. L'idea è di quattro ragazze,
di cui una è l'italianissima Roberta Bruno, napoletana doc. "A Madrid ho
trovato tutto, tranne il mare," senza il minimo rimpianto per la pizza (Calle
Pelayo 60, www.apuntolibreria.com).

Notte: dove dorme il torero - Baltasar Ibán Valdés, fondatore dell'allevamento
di tori da corrida che ne porta il nome, aveva un sogno: aprire un albergo per
toreri a cinque stelle nel Barrio Salamanca, lo stesso dove sorge Plaza de
Toros de Las Ventas, la più grande di Spagna. Coronò il suo sogno nel 1952, con
l'Hotel Wellington, al numero 8 di Calle Velázquez. Tra scintillanti stucchi,
marmi e specchi, il Wellington (che ancora ospita le cerimonie di vestizioni
dei toreri ed è diventato anche sede di una Fondazione d'arte) ha 160 camere,
che hanno ospitato Gene Kelly, Graham Greene, i Duchi di Wellington, Nicolà
Sarkozy, Adrien Brody e Matt Damon. E la piscina, d'estate, ospita i party più
esclusivi di tutta la città (tel. 0034.91.57.54.400, www.hotel-wellington.com,
doppia da 155 €, offerta valida dal 17 dicembre al 9 gennaio).

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