venerdì 30 maggio 2008

REFERENDUM PROSTITUZIONE: Santanché: "Aboliamo la legge Merlin Case chiuse? No, meglio le coop" | In ogni caso "la legge Merlin ha più di 50 anni, va cambiata,

REFERENDUM PROSTITUZIONE

Santanché: "Aboliamo la legge Merlin
Case chiuse? No, meglio le coop"

L'esponente de la Destra, a capo di un gruppo di sole donne, ha depositato in Cassazione un quesito referendario al fine di "liberare le donne dalla schiavitù". E' è nato anche un sito www.stradeprotette.com.

Daniela Santanchè ha salito le scale del Palazzaccio a Roma per andare a depositare nella cancelleria della corte di Cassazione un quesito referendario: abolire, parzialmente, la legge Merlin, "un'iniziativa coraggiosa, di civiltà che non vuole - dice lei - avere nulla di provocatorio, ma che riguarda le donne che devono essere liberate dalla schiavitù dello sfruttamento e la sicurezza dei cittadini, che debbono avere strade protette e sicure".


Il comitato promotore è composto di sole donne, ed è già questa la novità, tanto che in cancelleria hanno dovuto preparare nuovi tabulati perché erano tutti prestampati col 'signori'. La portavoce de La Destra precisa subito: "Sono contro le case chiuse, le case di prostituzione dello Stato, sarebbe una battaglia di retroguardia", e ipotizza, se del caso, più moderne "cooperative di donne".

In ogni caso "la legge Merlin ha più di 50 anni, va cambiata, non può essere che la prostituzione sia un reato. Basta con i tabù". Per chi vuole saperne di più è nato anche un sito www.stradeprotette.com. , dove sarà poi possibile firmare anche per il referendum; la raccolta firme partirà dopo il via libera della corte, dalle spiagge alle strade, assicura battagliera Santanché, che fa anche un appello bipartisan alle forze politiche, e soprattutto alle donne, di qualunque schieramento.


L'iniziativa è "culturale, prima che politica", vuole "spezzare i tabù, il fare finta che non c'è", sottolinea la Santanchè, che - a chi vuole fare ancora lo struzzo - ricorda: in Italia, dal mattino alla notte inoltrata, sono sulle strade 70mila prostitute e "ogni corpo di donna sulla strada fa a guadagnare al mese 5000-7000 euro ai maschi".

Ecco perché "serve una nuova regolamentazione della prostituzione, per restituire la libertà alle donne da questa schiavitù e per dare sicurezza ai cittadini". "Non si fa altro - incalza Santanché - che parlare di sicurezza e poi non si pensa al problema della prostituzione sulle strade. Il governo nel pacchetto sicurezza metta anche questo". Si rivolge anche al ministro dell'Interno Maroni, perché "parlare di sicurezza senza affrontare la prostituzione non ha alcun senso. Gli manderò il quesito per l'abolizione della Merlin; mi piacerebbe che il governo si impegnasse per fermare lo sfruttamento delle donne sulle strade".


Perché infatti, si chiedono Santanché e le donne del comitato promotore sul sito dedicato all'iniziativa deve essere ancora in vigore una normativa che "fa reato della prostituzione esercitata nel chiuso di un`abitazione e lascia invece campo libero alla prostituzione esercitata all`aperto? Anche la più sfacciata e invadente, quella che avvelena e degrada le nostre strade e più offende e preoccupa i cittadini?". E via dalle strade le donne, avranno la "possibilità di decidere il proprio destino, anche quello di cercare una "possibilità di riscatto".

 

LUXURIA: PRINCIPIO SIA AUTODETERMINAZIONE

"Se si parte dal principio di autoderminazione delle lavoratrici del sesso, dopo si può discutere di tutto", ma più che lo strumento del referendum servirebbe "un ampio dibattito culturale e parlamentare". Vladimir Luxuria commenta così la proposta di referendum abrogativo di alcune parti della legge Merlin, presentata dalla portavoce de La Destra, Daniela Santanchè.


"Se si tratta di riaprire le case chiuse -spiega l'ex parlamentare di Rifondazione comunista- mi stupirebbe una proposta del genere fatte da una persone come la Santanchè che ha sempre dimostrato sensibilità verso la condizione della donna". Luxuria ricorda come nelle case chiuse dell'Italia 'ante legge Merlin', la donna era "schiacciata dal maschio italico, non aveva la possibilità di rifiutare i clienti, sottoposta a violente ispezioni mediche".
Oggi «si deve affrontare il tema della prostituzione con i centri erotici, in cui le lavoratrici del sesso possano unirsi in cooperative».
 

Sulle strade, invece, Luxuria propone una "politica di zonizzazione", l'individuazione cioè di zone "in cui le lavoratrici del sesso possano lavorare senza dare fastidio, ma anche sentendosi sicure e protette. Quelli che alcuni chiamano i quartieri del sesso". 
 

GIOVANARDI BOCCIA REFERENDUM: NO A CASE CHIUSE

"Multe e sequestro dell'automobile" per scoraggiare la prostituzione di strada. Ma "se si aprissero le case chiuse si aggiungerebbe semplicemente un altro segmento al variegato mondo dello sfruttamento". Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia e alla Droga, intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it, boccia senza appello il quesito referendario promosso da Daniela Santanche' (La Destra) per abolire, parzialmente, la legge Merlin.

Secondo Giovanardi bisogna "prendere atto che c'e' gia' una realta' ben precisa: se qualcuno vuole accedere basta che prenda un giornale e telefoni, il tutto senza adescamento o sfruttamento e senza tutti quegli aspetti che vanno assolutamente combattuti, partendo dalla resa in schivitu' delle donne". Quello che serve, dunque, aggiunge il sottosegretario, "e' una lotta senza quartiere ai trafficanti e ai mercanti di schiavi e una battaglia a tutti gli aspetti inaccettabili della prostituzione di strada".


Per arginare poi la prostituzione di strada Giovanardi spiega che "e' necessario mettere in galera le bande di trafficanti e quelli che imbrogliano o rapiscono le donne in giro per il mondo obbligandole a prostituirsi, altrimenti le ammazzano, rendendole cosi' schiave. Una lotta senza quartiere contro sfruttatori e trafficanti". Ma non finisce qui: "Certamente servono anche sanzioni per i clienti, i quali riducono quartieri interi delle nostre citta' a vivere in situazioni indecorose e incivili".

Quotidiano

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Francis*PAC
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