domenica 25 maggio 2008

Roma: RAID AL PIGNETO - Così l'Italia si scopre più fascista che mai

Roma: RAID AL PIGNETO - Così l'Italia si scopre più fascista che mai

Ieri pomeriggio (il 24 maggio) un gruppo di venti persone ha fatto irruzione in alcuni negozi del Pigneto gestiti da extracomunitari provenienti dal Bangladesh al grido di "sporchi stranieri" e "bastardi". I picchiatori non si sono limitati a sfasciare vetrine, scaffali, bottiglie ma hanno colpito  anche un ragazzo del Bangladesh con una bastonata. Nulla di grave fortunatamente.
La squadra alla fine si è dileguata in pochissimo tempo, lasciando il quartiere profondamente scosso. Gli abitanti, infatti, si sono immediatamente organizzati per manifestare il loro rifiuto di ogni forma di razzismo e xenofobia. Da sempre il Pigneto è un quartiere simbolo, di come una borgata nata nei primi del '900 possa rinascere a miglior vita. Oggi il Pigneto è un villaggio multietnico alla moda dove artisti, attori e musicisti si possono incontrare in uno dei tanti bistrot accanto ai venditori di kebab ed ai phone center. Ci sono aspetti di questa vita, per lo più notturna, che vanno regolamentati perchè non diventino un peso per i residenti storici. Ma un'aggressione così feroce ed in pieno giorno non si era mai vista. Per questo dobbiamo reagire con fermezza. 

LE REAZIONI

«Il raid e l'aggressione al Pigneto nei confronti di cittadini extracomunitari, ai quali va la mia solidarietà, è un atto di una gravità inaudita che mi lascia sdegnato e che non passerà sotto silenzio. Mi sono già attivato con le forze dell'ordine affinché i colpevoli di questo gesto siano presi e puniti in maniera esemplare».
Gianni Alemanno, sindaco di Roma

''Un'inaudita ondata di violenza xenofoba e razzista che non puo' che suscitare orrore in qualsiasi persona civile''. E' quanto dichiara Piero Fassino in merito al grave episodio di violenza ai danni di cittadini extracomunitari avvenuto oggi nel quartiere Pigneto a Roma. ''Chiediamo alle forze dell'ordine e alla magistratura di perseguire con rigore e fermezza gli autori di questi episodi di teppismo e al sindaco Alemanno e a ogni esponente politico e istituzionale di agire immediatamente per restituire a Roma e ai suoi cittadini le essenziali condizioni di convivenza civile. E tutti riflettano -conclude Fassino- su quali drammatici guasti puo' provocare un clima nevrastenico di criminalizzazione nei confronti degli immigrati''.

"Un attacco squadrista che va fermamente condannato dalle istituzioni e da parte di chi crede nella democrazia chiediamo alla polizia di far chiarezza sulla violenza che si è scatenata nei confronti di un'attività commerciale del Pigneto gestita da persone provenienti dal Bangladesh"
queste sono le prime dichiarazioni del Consigliere Comunale del PD Mario Mei. Arrivato appena saputa la notizia sul luogo dell'accaduto il Vicecapogruppo del PD nel Municipio Sesto Gianluca Santilli ha dichiarato "Non ci sbilanciamo ora sugli autori dell'intimidazione e sulla loro provenienza, la polizia farà le sue indagini, ma esprimiamo preoccupazione per la forte tensione sociale che si evidenzia in questi atti vandalici" ha poi aggiunto Santilli "nello stesso tempo invitiamo tutti a non alzare i toni del confronto, ed invitiamo le istituzioni ed i cittadini a lavorare insieme con intelligenza e responsabilità."

«Roma è una città aperta e multiculturale che non ha nessuna intenzione di lasciare spazio a drammatici episodi di razzismo e intolleranza e di rivivere anni bui e dolorosi di un passato che vogliamo definitivamente vedere alle nostre spalle».
Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio

«Quello del Pigneto è un altro episodio di violenza e xenofobia che non è davvero più possibile tollerare e che tutte le istituzioni dovrebbero condannare duramente e con fermezza Roma ha bisogno di tornare a respirare un'aria di pace, libertà e di vero rispetto nei confronti del prossimo».
Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma





 

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Francis*PAC

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