giovedì 9 dicembre 2010

Parentopoli, è bufera su Alemanno "E adesso via ai concorsi obbligatori"

Gianni Alemanno, è stato eletto sindaco di Roma nel 2008

Il caposcorta del sindaco lascia
dopo le rivelazioni sui due figli
La procura della Repubblica
ha aperto un fascicolo
E scoppia la polemica sull'Ama
"I neoassunti legati ai manager
e ai politici del centro-destra"

ROMA
Dopo quella per le assunzioni in Atac, la società del trasporto pubblico
romano, nella capitale esplode una nuova bufera per le nomine in Ama, l'azienda
della raccolta dei rifiuti. Una bufera subito finita al vaglio della procura di
Roma. Un fascicolo processuale è stato aperto oggi sulla base di notizie di
stampa. Abuso d'ufficio il reato ipotizzato, per il momento contro ignoti. Il
significato dello scandalo? Molti dei neoassunti – scrivono alcuni quotidiani -
avrebbero avuto il posto di lavoro grazie a vincoli familiari o sentimentali
con manager o esponenti dell'amministrazione di centro destra che guida il
Comune. Insomma si parla di una "nuova parentopoli", mentre anche il caposcorta
del sindaco Gianni Alemanno, il poliziotto Giancarlo Marinelli, ieri ha rimesso
l'incarico dopo che si è saputo che il figlio era stato assunto in Atac e la
figlia in Ama.

E mentre infuria la polemica politica (il Pd parla di «scortopoli» e chiede
«una presa di responsabilità di Alemanno e il ritiro delle deleghe degli
assessori Marchi e De Lillo», coinvolti nel giro di nomine), il sindaco di Roma
ha in parte riconosciuto l'esistenza di un problema: «non mi occupo di
assunzioni» e su Ama «non ci risulta alcun particolare scandalo», ha detto
ieri, ma per le municipalizzate «se è possibilie bisognerebbe rendere
obbligatoria la pratica dei concorsi pubblici: si supererebbe così il sistema
delle chiamate dirette o delle selezioni fatte da società interinali», spesso
guidate dalla politica.

Pesanti i commenti che arrivano dall'opposizione: «Questa volta - dichiara
Athos De Luca - non sarà facile per il sindaco convincere i romani che non c'
entra con l' assunzione di tutti e due i figli del suo caposcorta in Ama e
Atac, le due aziende prese d'assalto dal centrodestra e ridotte alla crisi. Una
cosa è certa: fare la scorta al Sindaco sotto il basso impero di Alemanno è
come vincere un terno al lotto! Del resto il sindaco ha messo a capo di Ama un
suo fedelissimo, Panzironi, il quale, dopo aver sistemato se stesso e tutta la
famiglia, dal genero al figlio, è normale che si debba preoccupare anche di
risolvere qualche problema delle famiglie degli amici politici, come il
caposcorta del sindaco o la compagna dell'ex capogruppo del popolo della
libertà in Campidoglio».

All' opposizione replica il capogruppo del Pdl in Campidoglio Luca Gramazio:
«L'affannosa ricerca di qualche nome famoso o presunto tale - dice - fa parte
di una estetica che nè condividiamo nè possiamo accettare anche quando viene da
casa nostra. Dispiace che alcuni colleghi per giustificare la loro esistenza di
fronte alla città di Roma conoscano esclusivamente questo modo di fare
politica. Ama ha assunto dall'inizio del mandato del sindaco Alemanno 871
operatori a fronte di 75 impiegati, privilegiando con serietà la logica di
fornire un servizio migliore alla città. Questo dato, assieme ai positivi dati
di bilancio di questa gestione, rappresenta la massima garanzia di quanto bene
stia lavorando l'Amministrazione comunale e il management Ama».

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