giovedì 9 dicembre 2010

TELEFONIA Fenomeno Viber, l'anti Skype per chiamare gratis su iPhone

Oltre un milione di download in tre giorni per la nuova app che permette di
conversare gratuitamente tra i dispositivi Apple. Un successo figlio della
semplicità. E i concorrenti iniziano a tremare di IVAN FULCO

Fenomeno Viber, l'anti Skype per chiamare gratis su iPhone Una schermata di
Viber
OLTRE un milione di download nei primi tre giorni dal lancio. Solo il termine
"gratis" riuscirebbe a scatenare una simile isteria consumistica in Rete, e
Viber, la nuova invenzione per telefonare da iPhone, è gratis due volte. Non
costa nulla l'applicazione, che può essere scaricata in pochi secondi da App
Store. Ma soprattutto, non costano nulla le telefonate effettuate tra
dispositivi con Viber installato. È sufficiente essere connessi su rete Wi-Fi o
3G per chiamare in qualsiasi parte del mondo, per tutto il tempo che si
desidera, con una qualità audio superiore a quella delle normali reti
telefoniche.

Rivoluzione semplice. Sviluppato dalla israeliana Viber Media, Viber non
introduce nessuna tecnologia rivoluzionaria nel settore. Al contrario, per le
chiamate sfrutta il classico protocollo VoIP, ovvero la comunicazione vocale
attraverso Internet, come già Skype e molti altri. In Rete, tuttavia, è già un
fenomeno, e per un motivo preciso: azzera tutte le procedure di registrazione e
di configurazione richieste dagli altri software dello stesso genere, creando
una rete di comunicazione parallela a costo (e impegno) zero.

Tecnologia. Per usare Viber è sufficiente scaricare l'applicazione da App
Store, inserire il proprio numero di telefono e confermarlo digitando il codice
a quattro cifre ricevuto via sms. Successivamente, l'applicazione importa la
rubrica da iPhone e verifica quali numeri sono già iscritti nel database.
Accanto a ogni contatto
riconosciuto compare il tasto "Free Call", per la chiamata gratuita attraverso
VoIP. Se il numero digitato non è ancora iscritto, l'applicazione si chiude e
passa alla modalità telefonica normale. Le chiamate in entrata, inoltre,
vengono segnalate su iPhone in automatico, senza che sia necessario aver
lanciato l'applicazione o eseguito l'accesso. L'unica condizione è che entrambi
gli interlocutori siano connessi a una rete Wi-Fi o 3G e, per assicurare che la
chiamata sia gratuita, possano contare su un abbonamento dati flat.

Prestazioni. Provato in Italia su rete 3G, Viber garantisce una comunicazione
vocale di ottima qualità. Il ritardo è minimo, l'audio piuttosto nitido, il
fruscio di fondo assente. L'interfaccia dell'applicazione riprende quella
iPhone, offrendo anche funzioni simili: muto, vivavoce, passaggio alla rete GSM
e possibilità di mettere in attesa la telefonata. Gli sviluppatori di Viber
Media assicurano inoltre che nei prossimi aggiornamenti verranno introdotte
altre funzionalità, come chat testuale e funzioni di geolocalizzazione. Tutto
sempre in forma gratuita, senza costi aggiuntivi e senza pubblicità.

Non solo iPhone. L'applicazione non è ancora stata ottimizzata per altri
dispositivi, ma può già essere installata su iPod Touch o iPad. È sufficiente
inserire il proprio numero mobile, per poi usare liberamente Viber via Wi-Fi o
3G, trasformando di fatto in telefoni dei device privi di funzioni telefoniche.
E da Viber Media promettono che è solo l'inizio. Gli aggiornamenti ottimizzati
per tutti i dispositivi iOS sono imminenti. A breve sono invece previste delle
versioni ad hoc per Blackberry, Android e Symbian, che permetteranno di
effettuare chiamate tra terminali diversi. La prospettiva, in sostanza, è
quella di creare una rete parallela per la comunicazione VoIP su mobile.

Skype & co. La comunicazione vocale gratuita tra iPhone non è una novità
dell'ultim'ora, eppure Viber Media è riuscita a creare un piccolo terremoto nel
settore, superando la concorrenza con la sua "rivoluzione semplice". Rispetto a
Skype, Viber annulla la fase di registrazione, ma soprattutto non richiede di
popolare la propria rubrica aggiungendo singolarmente gli amici. Il
recentissimo TalkAtOne offre la comunicazione vocale tra iPhone, ma impone di
registrarsi a Google Chat e di conoscere l'indirizzo Gmail dei propri contatti.
Il più diffuso Yahoo Messenger, che offre anche la chat video gratuita tra
utenti, richiede di scambiarsi il nome utente Yahoo. Viber annulla tutte queste
procedure: un'accortezza che, come dimostrano i numeri, gli utenti apprezzano.
E che comincia a preoccupare i leader del settore.
con repubblica.it

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails