giovedì 9 dicembre 2010

Russia: Le ragazze di Omsk e il calendario erotico-politico

Iniziativa anti-corruzione di un gruppo di ragazze: senza veli per denunciare i
problemi che affliggono la regione


MILANO - Senza veli, o quasi, per denunciare i problemi che affliggono la
propria regione. In un paese ormai abituato alla corruzione e al dispotismo, è
sempre più difficile ridestare l'attenzione dei propri concittadini e spronarli
a ribellarsi contro le inefficienze degli amministratori locali e delle
strutture pubbliche. Ma un gruppo di ragazze di Omsk, regione russa che si
trova nella parte sudoccidentale della Siberia e che ospita più di un milione
di cittadini, sembra aver trovato la risposta migliore all'assuefazione: il
calendario erotico-politico. Si tratta di un album fotografico, intitolato «La
verità nuda», su cui posano ragazze molto belle, in abiti davvero succinti. Ma
in ogni pagina del calendario, oltre alle grazie di queste incantevoli dame,
sono stampati slogan politici che segnalano al pubblico i problemi che da anni
affliggono la regione e l'incapacità e la corruzione degli amministratori
locali.

LE CARENZE PUBBLICHE E LE PROMESSE MANCATE - Il calendario costa 250 rubli
(circa 8 euro) e per adesso ne sono state stampate 2.000 copie. Se l'iniziativa
avrà il successo sperato, le ragazze dell'associazione Omsk, intendono
replicare l'opera, magari in versione maschile. Dando un rapido sguardo
all'album, si nota che queste graziose donne non fanno sconti a nessuno e
spesso usano frasi a doppio senso per mettere con le spalle al muro il potere.
«La metro né qui né là» recita lo slogan che accompagna Miss Dicembre, che
compare sul calendario in reggiseno e mutandine intenta a giocare con una
locomotiva. L'immagine denuncia i lavori mai iniziati per la costruzione della
metropolitana regionale. Miss Ottobre invece nasconde il suo corpo dietro a un
cartellone stradale che segnala lavori in corso: «Lavori di riparazione come
questi si ha paura di mostrarli» dichiara la frase che compare sul calendario.
«Ci resta ancora benzina?» si chiede lo slogan di Miss Gennaio, che appare con
una vistosa pelliccia e denuncia lo sconsiderato sfruttamento delle risorse
petrolifere. E via così con altre frasi a effetto che fanno riferimento alla
deforestazione della regione, alla cronica mancanza di alloggi e alla totale
assenza di asili nido.

DONNE E POLITICA - In Russia ormai quello tra belle donne e tematiche
politiche è diventato un connubio costante. Nei mesi scorsi infatti alcune
giovani studentesse di una scuola di giornalismo di Mosca hanno posato seminude
su un calendario ideato per festeggiare il 58esimo compleanno del premier
Vladimir Putin (guarda il video). Pochi giorni dopo, su un nuovo calendario,
altre allieve della stessa scuola di giornalismo, vestite di nero e con la
bocca chiusa da due strisce di scotch, si sono fatte immortalare mentre
ponevano domande alquanto scomode al primo ministro russo. Adesso la protesta
si è trasferita in provincia ed una copia dell'album «La verità nuda» è stata
spedita gratis a Viktor Schreiber, sindaco di Omsk, capoluogo dell'omonima
regione, che sembra non aver gradito il dono: «Come il secondo calendario delle
studentesse di Mosca, anche questo ha un sapore fortemente politico -
sottolinea il sito web News.ru - Le giovani ragazze infatti non mostrano solo i
loro corpi, ma anche i problemi con gli amministratori della regione».

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails