martedì 7 dicembre 2010

Caso Yara, il gip libera il maghrebino Il datore di lavoro: "Fikri era con me"

I vigili del fuoco prosciugano una pozza alle spalle di un cantiere

PADOVA
Sono riprese le ricerche di Yara Gambirasio, la 13enne scomparsa da Brembate
di Sopra, in provincia di Bergamo, il 26 novembre scorso. I vigili del fuoco
stanno prosciugando una pozza che si trova alle spalle del cantiere dove
sorgerà un centro commerciale. Volontari e forze dell'ordine, invece, sono al
lavoro nell'area tra Brembate e Mapello dove si trova il cantiere in cui
lavorava il 22enne marocchino Mohamed Fikri per cui questa mattina il gip di
Bergamo Vincenza Maccora ha disposto la scarcerazione. Ieri,
nell'interrogatorio di garanzia, è stata la stessa accusa a fare un passo
indietro e, di fronte ad una intercettazione mal tradotta, a chiedere che il
22enne fosse rimesso in libertà.

E a difesa del giovane marocchino è intervenuto oggi anche il suo datore di
lavoro Roberto Benozzo: «Nel momento in cui Yara è scomparsa Mohammed Fikry era
con me in cantiere». Benozzo non ha dubbi sulle mosse del giovane
extracomunitario il 26 e 27 novembre: «Eravamo in cantiere e su di lui non ho
certo sospetti lo conosco da quattro anni». Come rileva il Mattino di Padova
Benozzo è convinto che «tutto si chiarirà». Anche la sorella dell'imprenditore,
Patrizia Benozzo, conferma le parole di Roberto: «Mohammed non stava scappando
aveva già prenotato il viaggio in Marocco da tempo».

con lastampa.it

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