martedì 28 dicembre 2010

Caso Yara: appello dei genitori Liberatela

«A chi trattiene Yara: imploriamo pietà Siamo convinti che è ancora viva»
Parlano i genitori della ragazzina scomparsa: «Aprano quella porta che la
separa dalla sua libertà»

MILANO - E' il loro primo intervento pubblico dopo la scomparsa di Yara.
«Ridateci nostra figlia», lo hanno detto i genitori di Yara Gambirasio in un
appello alla stampa, a distanza di 36 giorni dalla scomparsa della ragazza di
Brembate Sopra (Bergamo).

«IMPLORIAMO PIETA'» - «Noi imploriamo la pietà di quelle persone che
trattengono Yara - hanno detto Fulvio e Maura Gambirasio, tenendosi per mano -
chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d'amore; e
dopo averla guardata negli occhi le aprano quella porta o quel cancello che la
separa dalla sua libertà». «Noi vi preghiamo - hanno detto commossi i genitori
di Yara nell'ex colonia elioterapica, fino a qualche giorno fa campo base delle
ricerche - ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della
nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità».

IL TESTO INTEGRALE - Ecco il testo integrale dell'appello : «Noi siamo una
famiglia semplice, siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità
sull'amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto
vivere. Da un mese - prosegue l'appello - ci stiamo ponendo innumerevoli
domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perchè ci sta accadendo
tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci
assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi
desideriamo solo, immensamente, che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo
nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari. Noi imploriamo la
pietà di quelle persone che trattengono Yara chiediamo loro di rispolverare
nella loro coscienza un sentimento d'amore; e dopo averla guardata negli occhi
gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà. Noi vi
preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della
nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità. La gente ci
conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo
sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli
altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara.
Grazie».

«SIAMO CONVINTI CHE SIA VIVA» - I genitori di Yara hanno voluto anche
ringraziare «tutta la gente che con molto amore, con rispetto ci sta sostenendo
in questo cammino di speranza». Parlando con i giornalisti, prima di leggere il
loro appello, hanno spiegato di parlare di «cammino di speranza» perchè «noi
crediamo, siamo convinti, come le forze dell'ordine, che Yara sia viva».

con corriere.it

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