giovedì 23 dicembre 2010

Giallo: La fuga di Natale di Nicole e Fatima

Vercelli: hanno 15 anni, sono scomparse da sabato sera. Telefonini muti. "Hanno
staccato le batterie dei cellulari pur di non farsi trovare" dicono in
questura. La ragazza italiana aveva detto ai genitori: "Vado dalla mia amica,
la cacciano di casa"

Ufficialmente è ancora un "allontanamento volontario". Di Nicole Donis, la
quindicenne scomparsa da sabato sera, però non si è ancora trovata traccia.
Anzi, ora è "ufficialmente" sparita anche la sua amica marocchina, Fatima
Dermouni, anche lei quindicenne. Per la questura di Vercelli le due ragazze
sarebbero fuggite insieme. L'angoscia dei familiari però sta lievitando
soprattutto dopo che gli annunci di un rapido ritrovamento di Nicole si sono
rivelati troppo ottimistici. E se fino a qualche giorno fa gli investigatori
potevano azzardare di sapere dove era fuggita la quindicenne ora sono costretti
ad ammettere di non avere la minima idea di che fine abbiano fatto Nicole e
Fatima. "Hanno staccato le batterie dei telefoni cellulari pur di non farsi
trovare" ammettono in questura a Vercelli. Il fatto che le due quindicenni si
ostinino a non dar segno di vita nonostante l'avvicinarsi del Natale fa salire
l'apprensione e getta sulla loro "fuga" una luce sinistra che rimanda alla
sparizione di Yara, la ragazzina scomparsa nel nulla a Brembate.

Il mistero di Nicole Donis era iniziato la sera di sabato scorso. Studentessa
del primo anno dell'Istituto Alberghiero Sacro Cuore (gestito dai salesiani)
con ottimi profitti, appassionata di danza e assidua frequentatrice della
piscina comunale Nicole aveva salutato i nonni dicendo: "Ciao, vado a ballare
con la mia amica Fati, ci vediamo più tardi, entro mezzanotte". Ai genitori
(Stefano e Roberta Donis rispettivamente di 43 e 40 anni) aveva invece detto di
uscire per andare in aiuto dell'amica Fatima, cacciata da casa dai familiari.
Da quel momento però Nicole non aveva più fatto ritorno nella casa al secondo
piano di via Aosta nel cuore di Vercelli. E il suo telefono cellulare era stato
improvvisamente staccato. Domenica sera Stefano Donis aveva ricevuto una
telefonata. "Stiamo bene, siamo insieme, non preoccupatevi" gli aveva detto
Fatima Dermouni prima di interrompere la comunicazione.

Gli investigatori avevano fatto in fretta a rintracciare quella telefonata,
individuando la cellula telefonica agganciata dal cellulare della giovane
marocchina in provincia di Novara. Da quel momento però non ci sono stati più
altri contatti e i cellulari delle due fuggitive risultano entrambi spenti. "Se
ha fatto qualche sciocchezza non ci importa - spiegano i genitori di Nicole
ripetendo l'ennesimo appello alla figlia - non deve temere di tornare a casa,
da noi riceverà solo un grande abbraccio...".

Amici e compagni di scuola si sono mobilitati per trovare una traccia della
giovane fuggitiva e della sua amica marocchina: hanno postato su Facebook le
foto più recenti e ripetono appelli affinché torni a casa. Mentre ai familiari
erano arrivate notizie di avvistamenti in luoghi diversi. "Prima l'hanno vista
a Santhia poi a Tronzano e infine in provincia di Novara" dicono a casa Donis.

Lunedì sera qualcuno però è entrato nel profilo di Nicole su Facebook ed ha
chattato per qualche minuto alimentando il mistero. E con il passare dei giorni
diventa sempre più difficile definire la scomparsa di Nicole e Fatima
"un'allontanamento volontario".

con repubblica.it

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