«Ecco la lista della spesa dell'impero Usa»: si intitola così un articolo di Wikileaks sulle attività di intelligence richieste alle ambasciate americane da Washington sulle «infrastrutture chiave, le risorse critiche» nei Paesi ospitanti. Per l'Italia, nella lista figurano: «Glaxo Smith Kline SpA, Parma; Digibind, l'oleodotto Trans-Med». Il dispaccio, inviato il 18 febbraio 2009 dal Dipartimento di Stato Usa, contiene la «prima versione» - scrive il sito - della «Critical Foreign Dependencies Initiative», una lista di «infrastrutture chiave considerate dal governo statunitense di importanza critica per l'America. Nella lista si dettagliano impianti farmaceutici, miniere per i minerali rari, infrastrutture tecnologiche e per la comunicazione».
Tra questi, si legge nel lungo elenco indicato nel dispaccio pubblicato integralmente da Wikileaks, centinaia di aziende, impianti, infrastrutture. Ad esempio, il gasdotto «Trans-Med, la Glaxo Smith Kline SpA di Parma e la Digibind in Italia», il cavo sottomarino APOLLO in Francia e Gran Bretagna, le fabbriche farmaceutiche in Germania, il gasdotto Nadym in Russia e altre centinaia di siti in Israele, Spagna, Africa, praticamente ovunque. L'attività di intelligence doveva essere condotta «senza consultare i Paesi ospitanti», si legge su Wikileaks. A conferma dell'interesse Usa per queste infrastrutture chiave, aggiunge il sito, l'offerta «di aiuto agli impianti, o la promozione di servizi e tecnologia Usa per garantire la sicurezza».
Dal sito di Assange anche nuove rivelazioni sul rapporto Italia-Russia. Secondo le parole di Silvio Berlusconi, riportate da David H. Thorne, l'ambasciatore americano in Italia nominato da Barack Obama, «Vladimir Putin è il centro del potere in Russia» e Dmitri Medvedev un mero «apprendista» del premier russo. Nel resoconto, del 21 settembre 2009, pubblicato da El Pais, il diplomatico Usa racconta il suo primo incontro con il presidente del Consiglio italiano, incentrato su Afghanistan, Russia, Iran e candidatura di Chicago alle Olimpiadi del 2016.
Da Palazzo Chigi, però, arriva subito la smentita: «Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non ha mai pronunciato le frasi sul presidente russo Medvedev che gli vengono attribuite dalle ultime rivelazioni di Wikileaks, nè ha mai tracciato paragoni, in pubblico o in privato, tra il presidente Medvedev e il primo ministro Putin». E ancora: «Niente di nuovo, quindi. Mentre continua a imperversare il gossip fine a se stesso, parlano i fatti attraverso i tanti risultati concreti dei Vertici italo-russi, compreso quello -prosegue la nota- che si è appena chiuso a Sochi con la conferenza stampa congiunta dei due presidenti».
con lastampa.it
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