trasgressivo del momento. E non c'e' che dire, nel suo pezzo "Vip in trip" che
esordisce cosi', Fabrizio Tarducci (alias Fabri Fibra) ci ha visto lungo: il
suo successo e' arrivato alle stelle ed e' il nuovo re della graduatoria delle
vendite musicali.
Duro, schietto e senza peli sulla lingua: al pari del flusso di pensieri che
scorre libero nelle sue canzoni, anche l'intervista procede con zero pudore e
tanta franchezza. "Non capisco perche' i giornalisti pongono certe domande solo
a me", sbotta di punto in bianco lo scapestrato singer, "droga, disagio
giovanile, situazione politica". Sono proprio questi ultimi i temi principali
che si riscontrano nei suoi ascoltatissimi ritornelli.
Forse e' proprio per questo suo "coraggio" di parlare di quelli che definiamo
argomenti tabu' che Fabri Fibra riesce a lasciare il segno sugli incompresi
giovani di oggi che si rispecchiano molto nei suoi brani. L'intervista prosegue
ma Fibra non riserba nessuna parola dolce per gli altri big della musica
italiana: "Magari quello che dico nei pezzi si nota proprio perche' tutti gli
altri grandi della musica non parlano di niente".
E ci va giu' pesante anche quando si tratta di criticare tutti quei personaggi
popolari che si fanno strada e arrivano alla fama frequentando assiduamente il
palcoscenico televisivo: "Il mio primo posto e' un segnale, e' un successo
basato solo sul disco. Il che significa che non e' cosi' importante essere
sempre in tv per vendere i dischi" (Salvo poi fargli notare che anche lui e'
stato ospite in vari talk show, dal "Chiambretti night" a "Le invasioni
barbariche!).
Addentrandoci nello specifico, Fabri Fibra ci rivela la sua parte piu'
profonda, quella che fa lavorare nel sacro momento della creazione di un pezzo.
"Qunado scrivo i miei brani ho delle vere e prorpie visioni, mi stacco dalla
realta'".
Dopo questa intervista, teniamoci pronti per assistere ad un'altra parodia del
cantante a Colorado Caffe', che unisce la seriosita' dei suoi testi alla
sdrammatizzazion
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