venerdì 29 ottobre 2010

Perché non facciamo più l'amore in Sotto le lenzuola

Una donna italiana su tre soffre di calo della libido. I rimedi e i consigli
dell'esperta per migliorare la vita di coppia e tornare a sorridere sotto le
lenzuola

Amiamo i nostri uomini, ma non abbiamo più voglia di fare l'amore con loro. Il
lavoro, lo stress, i ritmi frenetici , le preoccupazioni, la crisi economica...
I motivi sono tanti, ma i rimedi per combattere il calo della libido ci sono.
Ed è importante metterli in atto, per non continuare a negarci il piacere di
coppia. Quasi una donna italiuana su tre, ahimè, soffre di calo drastico del
desiderio. Lo rivela un recentissimo studio dell'Università di Pavia. Ecco cosa
fare per reagire: «Praticare sport - ha spiegato Alessandra Graziottin,
direttore del Centro di Ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele
Resnati di Milano - e assumere la pillola contraccettiva che contiene
drospirenone e aumenta la libido».

LE CAUSE
La causa del calo del desiderio femminile è in gran parte biologica,
determinata da un basso livello di endorfine, le molecole che regolano i
meccanismi di gratificazione e di protezione dal dolore. È la condizione, ad
esempio, di chi soffre di sindrome premestruale (circa il 10% delle donne) e
allora addio piacere.

I RIMEDI
«Il rimedio si chiama drospirenone, l'unico progestinico contenuto nella
pillola contraccettiva che agisce direttamente su queste sostanze - ha
argomentato Graziottin - ha dimostrato dopo soli 6 mesi di assunzione di
favorire un aumento della libido, un miglior raggiungimento dell'orgasmo e una
più alta frequenza di rapporti. Lo sport può rappresentare uno straordinario
detonatore per scatenare le endorfine, essenziali per determinare una
sessualita' piena e appagante. Ma l'aiuto della medicina è indispensabile
quando il disturbo diventa più severo».

LA MEDICINA
Il benessere sessuale, ha osservato Rossella Nappi, della Clinica Ginecologica
dell'Università di Pavia, «è oggi un obiettivo prioritario per i medici. La
nostra indagine ha coinvolto circa 400 donne dai 18 ai 45 anni d'età, in buona
salute e che, almeno in apparenza, non si rendevano conto di avere un problema
di desiderio. È emerso che il disturbo è in aumento e presenta altri risvolti:
dalla difficoltà a raggiungere l'orgasmo (25%) al dolore nei rapporti (27%). Ma
sono in crescita anche altre patologie tipicamente femminili: alterazioni del
ciclo, disturbi dell'umore, infertilità, endometriosi».

STILI DI VITA
«Vi è una relazione diretta con il cambiamento delle abitudini che ha
coinvolto la nostra società e in particolare le donne», ha affermato Andrea
Genazzani, direttore della cattedra di Ostetricia e Ginecologia all'Università
di Pisa e presidente del Congresso. «Le donne sono sempre più indaffarate e
hanno meno tempo da dedicare alla coppia. Ecco perché la ricerca si è
concentrata su pillole contraccettive sicure e capaci di migliorare il
benessere psico-fisico e la libido, fino all'attuale formulazione con
drospirenone per 24 giorni al mese. Si tratta di un alleato prezioso per
migliorare la qualità di vita, anche sessuale».

I MISTERI DEL DESIDERIO FEMMINILE
Il desiderio femminile è un meccanismo delicato e multifattoriale. «È il
risultato di una complessa attività cerebrale - ha spiegato Graziottin - e
nulla mantiene il cervello in funzione quanto l'avere una regolare attività
fisica, che aumenta la dopamina, il neurotrasmettitore che accende la voglia di
fare, di interagire con gli altri, di impegnarsi per conquistare un risultato.
Incrementa anche la serotonina, che migliora il tono dell'umore, ma anche tutte
le funzioni gastrointestinali (l'intestino ne contiene ben il 90%) e le
endorfine. Ma le donne italiane non hanno ancora maturato una visione dello
sport come grande alleato di salute: solo il 24% lo pratica con regolarità. La
medaglia d'oro va ai veneti, i più appassionati con un 26,4% della popolazione
che si dedica all'attività fisica in modo continuativo (media nazionale di
20,6%), il 36,6% talvolta (contro il 29,6%), mentre solo il 24,8% non si muove
mai (rispetto al 39,5%)».

QUEI CHILI DI TROPPO...
Una delle principali conseguenze è il sovrappeso, problema che riguarda gran
parte della popolazione femminile del nostro Paese (il 24% è obeso). La paura
di ingrassare è la principale ragione che scoraggia dall'assunzione della
pillola senza sapere che le recenti formulazioni offrono risposte efficaci. «Il
drospirenone, grazie all'effetto simil-diuretico, contrasta la ritenzione
idrica e permette anzi di perdere peso (1.7 kg dopo 6 mesi di assunzione) - ha
aggiunto Nappi - è inoltre antiandrogenico e quindi facilita un sensibile e
rapido miglioramento di acne e irsutismo, oltre all'impatto positivo sulla
psiche e sulla percezione di sé. In un nostro studio, su una popolazione cui è
stata prescritta la pillola a base di questo progestinico, abbiamo osservato
che tutte le pazienti dichiaravano di sentirsi meglio e il 50% aveva ridotto i
fenomeni di abbuffata, tipici di chi soffre di sindrome premestruale».

IL CICLO E LA SUA INFLUENZA
La particolare vulnerabilità della donna è legata alla ciclicità endocrina cui
è sottoposta ogni mese. «L'aspetto immediatamente evidente riguarda le
modificazioni dell'umore durante il ciclo - commenta Genazzani - con un miglior
livello di attività e una maggiore progettualità in fase follicolare (prima
parte) e un atteggiamento tendenzialmente più depresso e maggiore sonnolenza in
fase luteale (momento che precede l'arrivo delle mestruazioni). La ginecologia
psicosomatica focalizza l'attenzione sui riflessi della psiche sul soma, e
viceversa, riguardo alla salute femminile una visione che purtroppo spesso
manca nella pratica clinica. Questo Congresso, che riunisce i più autorevoli
esperti mondiali, rappresenta quindi un'occasione unica di aggiornamento».

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails