sabato 30 ottobre 2010

«Non adeguatevi all'ora solare» Lo consigliano gli scienziati inglesi «Più luce corrisponde a più salute». Il guadagno sarebbe di 300 ore all'anno per gli adulti e 200 per i bambini

MILANO - Il ritorno all'ora solare vi manda in crisi? Semplice, la notte del 31
ottobre non spostate le lancette dell'orologio. Il consiglio (in realtà una
provocazione) arriva da Mayer Hillman, professore emerito del Policy Studies
Institute dell'University of Westminster di Londra ed esperto di tutela
dell'ambiente e qualità della vita. «Più luce del giorno corrisponde a più
salute - spiega lo scienziato sul British Medical Journal - perché si può
svolgere un maggior numero di attività all'aperto». Insomma, il consiglio è
semplicemente quello di adottare l'ora legale per tutto l'anno.

ESERCIZIO FISICO - La proposta di Hillman si basa su due studi pubblicati dal
Policy Studies Institute (uno del 1988 e uno recentissimo) e su un dato di
fatto: in Gran Bretagna (ma non solo) una delle cause principali della
diffusione di patologie croniche è la carenza di esercizio fisico. Secondo gli
esperti, gli adulti dovrebbero fare mezz'ora di attività motoria al giorno e i
bambini almeno un'ora, ma in pochi rispettano le indicazioni, tanto che secondo
le previsioni più nere nel 2050 più di metà della popolazione inglese potrebbe
essere obesa. Secondo il noto studioso, l'allungamento "forzato" della giornata
potrebbe contribuire a migliorare la situazione. Anche perché molti sono
consapevoli dei benefici dell'attività fisica (contro patologie
cardiovascolari, obesità, diabete, ipertensione e alcune tipologie di tumore),
ma hanno poco tempo o poche occasioni per praticarla, mentre per i bambini a
scuola l'ora di "ginnastica" è insufficiente. Non solo. Le ricerche indicano
che chi fa del movimento si sente più felice, energico e in salute nelle lunghe
giornate estive, mentre questo benessere tende a calare nelle brevi e uggiose
giornate invernali. Ecco dunque la proposta di Hillman, secondo cui l'adozione
dell'ora legale permetterebbe di guadagnare 300 ore all'anno di luce per gli
adulti e 200 per i bambini. E molti inglesi - sostiene - sono d'accordo a
spostare le lancette dei propri orologi, non solo d'inverno (un'ora avanti), ma
anche d'estate (ben due ore avanti). Un piccolo cambiamento che porterebbe dei
benefici a costo zero: in tempi di crisi non è cosa da poco. Secondo un altro
studio dell'Università di Cambridge inoltre, non cambiare l'ora durante
l'inverno farebbe risparmiare ai britannici mezzo milione di tonnellate di
emissioni di anidride carbonica l'anno.

COSì IN ITALIA - Secondo un sondaggio Codacons la proposta di Hillman piace a
molti italiani: il 50% vorrebbe abolire l'ora solare. Il motivo?
L'accorciamento delle giornate porterà dei disturbi a un italiano adulto su sei
secondo Massimo Biondi, direttore del Dipartimento di scienze psichiatriche e
medicina psicologica dell'Università La Sapienza di Roma. «Il 15% degli adulti
proverà un aumento del senso di fatica, irritabilità, aumento di umore nero,
mal di testa, difficoltà ad addormentarsi, effetti dovuti a un passaggio brusco
a una giornata più buia» spiega. È la cosiddetta depressione stagionale. Ma,
precisa, «non si tratta naturalmente di effetti di rilievo sulla salute: sono
transitori e rientrano nel giro di tre o quattro giorni in media. La soluzione
migliore è dormire di più per qualche giorno». La Coldiretti consiglia di
mangiare latte e riso per combattere gli effetti del rientro nell'ora solare,
alimenti utili nel coadiuvare una buona regolazione del ritmo del dormiveglia.
Tra i cibi da evitare, almeno la sera, quelli troppo piccanti o conditi. In
generale è meglio restare leggeri. Un bicchiere di vino non è controindicato, a
patto di non eccedere. Problemi anche per i bambini piccoli, che rischiano
insonnia e notti agitate, anche se per un tempo molto limitato. È però vero che
il cambio di ora ci consentirà domenica di dormire un'ora in più, recuperando
così il sonno perso il 29 marzo. Sette mesi in cui, fa sapere la società Terna,
sono stati risparmiati oltre 85 milioni di euro grazie al minor consumo di
energia. L'ora legale tornerà alle 2 del 27 marzo 2011.

UN PO' DI STORIA - In Italia il primo passaggio dall'ora solare a quella
legale è avvenuto nel 1916 (anche se l'idea, di Benjamin Franklin, risale al
1784), quando per la prima volta si spostarono le lancette avanti di un'ora. Un
cambio d'ora rimasto in uso fino al 1920 perché da quell'anno l'alternarsi fra
ora legale e solare fu abolito e ripristinato diverse volte tra il 1940 e il
1948 a causa della Seconda Guerra Mondiale. Con una legge del 1965, in pieno
periodo di crisi energetica, il cambio tra ora solare e ora legale fu usato con
continuità anche se con modalità diverse negli anni. Dal 1966 al 1980 venne
stabilito infatti che l'ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di
maggio alla fine di settembre, mentre dal 1981 al 1995 si stabilì di estenderla
dall'ultima domenica di marzo all'ultima di settembre. Il regime definitivo di
passaggio dall'ora solare all'ora legale è entrato in vigore nel 1996 quando, a
livello europeo, si stabilì di prolungare l'ora legale ulteriormente, passando
dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre. Lo spostamento
all'indietro delle lancette non è scandito in modo uguale nei diversi Paesi del
mondo, anzi in alcuni non avviene affatto, basti pensare al Giappone o ai Paesi
dell'area equatoriale.

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