di riappacificazioni furtive, di dichiarazioni scottanti. Ora pero', sembra
quasi che si stia affacciando sulla scena della scabrosa vicenda che ha
coinvolto Mora e Corona la parola "epilogo".
Una coppia indissolubile che spesse volte e' apparsa sui teleschermi affiatata
e sincera, ma che e' stata altrettanto volte oggetto di battibecchi e liti
ripetitive. Subito dopo la dichiarazione di Lele, che ha rinnegato tutte le
sbalorditive confessioni sulla relazione omossessuale intrattenuta con Fabrizio
Corona e che non ha fatto altro che gettare ancor piu' fango sul paparazzo gia'
non proprio pulito, il buon Lele ha compiuto un passo indietro: "Il nostro
amore e' stato solo platonico".
Verita' o bugia, il pezzo forte di tutta la storia e' arrivato adesso:
Fabrizio chiede pubblicamente scusa al suo caro amicone Lele e gli propone un
solidale riavvicinamento. Nell'accorata lettera, possiamo scorgere un Fabrizio
leggermente diverso dal suo solito personaggio dalla testa dura e dal carattere
scontroso. Fabrizio, come un libro aperto, ammette i suoi passati errori e
chiarisce alcuni punti della spiacevole avventura.
"Caro Lele, chi ti scrive e' Fabrizio Corona, una persona che per molti
anni ti e' stata cara e nonostante tutte le vicissitudini che ci hanno diviso,
sono certo di esserti molto caro anche adesso" queste sono le parole con cui il
dimesso Fabrizio esordisce la sua epistola.
Dopo aver riconosciuto per la centesima volta i meriti che Lele ha avuto nell'
incanalarlo verso la strada del successo e della gloria, si passa alle parti
piu' salienti:
"Nei primi tempi della nostra conoscenza, mi hai fatto capire che ti
piacevano gli uomini e, con garbo, che ti piacevo anche io. Mi hai perfino
corteggiato in modo discreto. Io pero', ti ho subito fatto capire che non ero
il tipo da cedere alle tue attenzioni".
E' vero dunque, a quanto dice Corona, che l'affettuoso Lele avesse un certo
debole per il suo pupillo, ma Fabrizio – ci tiene a sottolinearlo in grassetto
– non ha mai contraccambiato. L'amicizia durata per anni ed anni e' poi stata
messa in discussione dal caso di Vallettopoli, durante il quale i loro nomi
sono apparsi insieme su tutti i quotidiani nazionali, proprio come e' accaduto
per quest'ultimo inconveniente.
Cio' che ha fatto rodere di piu'il paparazzo dalla fedina penale sporca e'
stato pero', come egli stesso ha ammesso, la confessione del prestito di 2
milioni di euro da Lele gentilemnte elargitogli, che ha fatto fare a Corona la
"figura meschina e spregevole del mantenuto". Insomma quello che piu' conta per
il macho e' l'aspetto venale, non tanto quello sessuale. La lettera si chiude
con delle sentite scuse per lo scarso aiuto che Fabrizio gli ha offerto durante
questo episodio, affermando:
"Lele voglio che tu sappia che cio' che e' accaduto mi ha fatto, in
qualche modo, tornare indietro nel tempo: ahime' mi sono accorto solo ora che
sarebbe stato mio dovere ricambiare un amico come te di quell'aiuto che tu mi
avevi piu' volte concesso. Percio' ora voglio chiederti pubblicamente scusa".
Scuse che, senza dubbio, (salvo altri possibili colpi di scena) verranno
accettate. Ora bisognera' solo attendere la risposta di Mora sperando di poter
cosi' finalmente porre una pietra sopra l'accaduto e andare avanti.
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