venerdì 29 ottobre 2010

Foto profili Facebook Ruby. Berlusconi si difende in conferenza stampa: “Nei confronti di Ruby Rubacuori e’ stato solo il mio ennesimo atto di umanita’”

Lo scandalo ironicamente denonimanto "del Bunga Bunga" imperversa le pagine dei
giornali e del web da un po' di giorni. I nomi protagonisti delle scabrose
confessioni rese pubbliche non sono da poco: Silvio Berlusconi in primis, ma
sono coinvolti anche Emilio Fede e Nicole Minetti.

Il peggio per il premier, che pare non esser nuovo a queste vicende scabrose,
non e' ancora passato. Dopo le pesanti rivelazioni a sfondo sessuale della
marocchina minorenne, il nostro Presidente del Consiglio, incalzato da una
giornalista durante una conferenza stampa tenutasi ad Acerra nei pressi di
Napoli, si giusitifica affermando: "Sono una persona di cuore e mi muovo sempre
per aiutare chi ha bisogno di aiuto".

Berlusconi dunque continua a sostenere l'ingenuita' della sua telefonata
effettuata per liberare la minorenne da un arresto di furto:

"C'è solo stata una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi
disponibile all'affidamento per una persona che ci aveva fatto a tutti molta
pena – aggiunge il premier – perché aveva raccontato a tutti una storia
drammatica a cui noi avevamo dato credito. Tutto qui!".

Sara', ma le confessioni della ragazzina stridono notevolmente con questi
alibi avanzati da Silvio: la bella adolescente aveva infatti scatenato il
"putiferio" affermando di aver trascorso delle notti di fuoco nella gran villa
del Premier a ritmo di una danza propizatoria africana, il Bunga Bunga per l'
appunto.

Dalla vicenda e' saltato fuori anche quello di Nicole Minetti, il consigliere
regionale che sembra abbia dovuto fare da "baby-sitter" alla minorenne in
attesa di un possibile affidamento della stessa. Vani i tentativi di Berlusconi
di spostare l'attenzione della conferenza stampa sul reale motivo per cui e'
stata indetta: il ben piu' grave problema della spazzatura a Napoli.

Forse se i nostrani uomini politici cercassero di perdere meno tempo
imergendosi nei panni degli adolescenti alla ricerca del brivido, questioni
grave come questa che coinvolge da tempo Napoli sarebbero gia' state risolte.

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