mercoledì 24 novembre 2010

Arisa ci prova con il cinema "Ma senza fingere di essere un'altra"

La cantante rivelazione di Sanremo 2009 debutta sul grande schermo in "Tutta
colpa della musica", commedia sentimentale diretta da Ricky Tognazzi. Ha perso
dieci chili e cambiato look. "Ho accettato perché mi riconosco nel personaggio:
una ragazza impacciata, che si libera con la musica"


Arisa ci prova con il cinema "Ma senza fingere di essere un'altra" Arisa
debutta sul grande schermo

CON Sincerità era stata la rivelazione del Festival di Sanremo del 2009 (aveva
cantato anche accompagnata da Lelio Luttazzi), all'Ariston è tornata nel 2010
nella categoria "Artisti" con Malamorenò (e si è esibita con le Sorelle
Marinetti). Si capiva che quella ragazza con la bocca scarlatta, femminilità
morbida anni Cinquanta, occhialoni da eroe dei fumetti, poteva fare altro.
Victoria Cabello l'ha intuito e l'ha portata in tv a Victor Victoria su La7,
cantante e opinionista surreale "che dice sempre quello che pensa".

Ora Rosalba Pippa, 28 anni, in arte Arisa, da Pignola, paesino a pochi
chilometri da Potenza, debutta come attrice nel nuovo film diretto e
interpretato da Ricky Tognazzi Tutta colpa della musica, commedia sentimentale
con Stefania Sandrelli, Marco Messeri, Elena Sofia Ricci che uscirà ad aprile.
"Attrice è una parola grossa, diciamo che ci sto provando" spiega lei, che nel
frattempo ha perso dieci chili e cambiato look. Anche se la sceneggiatrice del
film, Simona Izzo, la rimprovera: "Arisa è buffa, vera, curiosa ed è veramente
carina. Quando l'ho vista sono rimasta colpita e gliel'ho detto: "Hai la vita
da vespa, un bel seno: perché t'infagotti?". Mi ha dato una risposta
disarmante: "Perché non è che tutti vogliono piacere "".

Arisa, pensava di dedicarsi al cinema?
"Mi avevano offerto altri film ma non mi sembravano adatti,
invece in questa storia mi sono riconosciuta. Interpreto Chiara, una ragazza
impacciata, con una madre (Monica Scattini) seguace dei Testimoni di Geova e un
padre (Marco Messeri) con cui non ha un gran rapporto. È goffa, vive nel suo
mondo ma si libera attraverso la musica, com'è successo anche a me che venivo
da un paesino piccolo".

Com'è stato il debutto?
"All'inizio ero molto emozionata, ma sono stati tutti comprensivi. Hanno
aspettato i miei tempi, i primi giorni non ti senti mai pronta. Sto imparando,
non sono entrata nel mondo del cinema urlando: "Voglio un ruolo da
protagonista!". Per ora mi guardo intorno ma sto bene sul set, perché ti metti
in gioco".

Però ora si mette in gioco anche in tv.
"Ho accettato la proposta di Victoria Cabello perché mi piace molto la
trasmissione. In questi anni mi sono costruita e smontata, ho fatto anche degli
errori, ma sono sempre rimasta me stessa. Quella è la cosa importante".

Che ha capito?
"Ho capito che voglio sentirmi libera di essere per il pubblico quello che
sono nella vita. C'è un bel coraggio alla base, scoprirsi non è mai facile. Ma
sa che le dico? Che non ho niente da nascondere quindi posso farlo".

Davvero è sempre se stessa?
"Sempre: in tv al cinema nella vita, nel bene e nel male, io sono così. Non
fingo di essere un'altra. Quello che conta più di tutto è imparare a volersi
bene".

Ora recita. Ha deciso di abbandonare la musica?
"Mai al mondo, la musica è il mio primo amore. È colpa della musica se io,
Simona Izzo a Ricky Tognazzi ci siamo incontrati".

Ma lei cosa sogna?
"La mia ambizione è diventare "una protagonista consapevole". Ne parlavo con
Marco Messeri, che nel film interpreta mio padre, e mi ha detto una cosa
bellissima. Mi ha spiegato che per un attore, e forse per tutti, contano le tre
A: "arte", "amore" e "altrove". Ci siamo confrontati e alla fine sono anche le
mie A: la mia prima passione è l'arte, l'amore è il mio chiodo fisso e
l'altrove... vuol dire "essere altrove", che poi è la paura della morte. E io
ce l'ho. La morte mi fa una gran paura".

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