venerdì 26 novembre 2010

Caso Cassano, la sentenza potrebbe arrivare subito

SAMPDORIA
Le due parti si rispondono a vicenda colpo su colpo: la società ha presentato
in Lega un secondo documento in risposta al memoriale inviato dai legali del
giocatore. Il talento barese non avrà testimoni: il Collegio arbitrale potrebbe
quindi raggiungere una decisione già il 3 dicembre

GENOVA - "Muro contro muro" ormai non basta più, ora si passa al "colpo su
colpo". Non potrebbe essere altrimenti, vista la piega che ha preso la
battaglia Cassano-Garrone. Ieri in Lega Calcio è arrivato il secondo documento
partito da Corte Lambruschini in quest'ultimo mese di fuoco. È la risposta al
memoriale presentato da Fantantonio, che a sua volta era la replica del primo
ricorso elaborato dai legali della società blucerchiata. La guerra delle carte
bollate dunque non si ferma, la dirigenza della Samp ha voluto mettere i
puntini sulle 'i', ribattendo frase su frase alla difesa preparata dal talento
di Bari Vecchia. Che non smentisce la lite, ma nega di aver pronunciato gli
insulti più pesanti e soprattutto sottolinea il comportamento, considerato
esagerato, adottato dalla società nei confronti del suo più grande campione,
una volta avvenuto il fattaccio.

Anche questa volta, nel documento blucerchiato a "parlare" non è solo il
presidente, ma due dei presenti all'ormai celebre sfuriata di Cassano di fronte
a Garrone: il team manager Giorgio Ajazzone e il responsabile della
comunicazione, Alberto Marangon. Entrambi avevano già fornito la loro
"dichiarazione testimoniale" nel primo ricorso spedito alla Lega, e tutti e due
parleranno, questa volta a voce, di fronte al Collegio Arbitrale il 3 dicembre.
E' un due contro zero, perché dall'altra parte Fantantonio non ha persone che
possano esporre in sua difesa, ma solo la memoria scritta dagli
avvocati Antonio Conte e Gabriele Zuccheretti.

Stando così le cose, nessun giocatore sarà chiamato in causa, e questa è una
buona notizia per i compagni di Peter Pan. Lo spogliatoio - chi con più
determinazione, chi con meno - ha sempre espresso il desiderio di una pace fra
i due, capitan Palombo in testa. E resta il fatto che testimoniare contro un
compagno non è mai bello, nemmeno per chi fosse convinto della colpevolezza
altrui e non fosse disposto a perdonare.

Vista l'assenza di testimoni da una delle due parti, il procedimento davanti
al Collegio potrebbe anche subire un'impennata, e arrivare a sentenza lo stesso
3 dicembre. La decisione infatti è inappellabile, e si può soltanto impugnare
di fronte alla sezione del lavoro del Tribunale di Milano per vizi di
procedura. E' difficile che la Sampdoria abbia commesso tali errori, data la
delicatezza della questione. Se davvero il Collegio dirà sì alla rottura,
Cassano diventerà immediatamente un ex tesserato blucerchiato. Pronto a
trasferirsi a gennaio, gratis (eccetto l'ingaggio), in una nuova squadra.

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