mercoledì 24 novembre 2010

X-Factor vince Nathalie Prima donna a trionfare

Superospiti come se piovesse: il trio Aldo-Giovanni e Giacomo, Francesco Renga,
Skunk Anansie, Federico Zampaglione, Elisa e i Take That per la quarta finale
di X-Factor che, rispetto allo scorso anno, era tutt'altro che scontata. Perché
se Davide, voce alla Fausto Leali nel corpo di Zac Efron era il favorito fin
dall'inizio, lo scricciolo Nathalie era riuscita a conquistare, puntata dopo
puntata, il favore di critica e pubblico. E con l'inedito emozionante, In punta
di piedi, prometteva filo da torcere al diciassettenne salentino.

Senza dimenticare l'outsider Nevruz, il cavallo pazzo. Anzi "il maiale di cui
non si butta via niente" perennemente in bilico tra il trionfo e il baratro, su
cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Ma che, pur mazziato da critici e
opinionisti, grazie alla lungimiranza (leggi paraculaggine) di Elio e l'amore
del pubblico, aveva falciato sul suo cammino cantanti ben più intonati e
patinati, ma assai meno originali.

Ma alla fine il rocker modenese, che canta come Ozzy Osbourne e parla come
Orietta Berti, dopo aver rischiato di non partecipare alla finale, grazie a una
caduta a volo d'angelo durante un concerto ai Magazzini generali di Milano, in
un eccesso di immedesimazione rockettara, si classifica al terzo posto.
Incassando sportivamente con un "Ringrazio tutti. E ora finalmente si tromba!".

Dopo medley, video amarcord sul percorso dei ragazzi nel talent, a mezzanotte
e mezza (sic) arriva l'atteso verdetto: sul palco Nathalie e il papà di Davide,
che in quanto minorenne è stato spedito a nanna. La romana viene incoronata
prima vincitrice donna nella storia del reality. Regalando in un colpo solo il
riscatto femminile e la consacrazione di Elio, migliore scelta del dopo Morgan.
E stravolgendo la dura legge di X-Factor , percui a vincere sono gli uomini
(Aram Quartet, Matteo Becucci) ma ad aver successo le donne (Giusy Ferreri,
Noemi).

A talent concluso, alcune certezze: Facchinetti è sempre più bravo. Sarà
l'età, ben al di sotto della media dei conduttori Rai, sarà la parlantina e la
battuta pronta. Fatto sta che quando lancia il nuovo film di Aldo Giovanni e
Giacomo come: "La bamba dei Babbi Natale", comprendiamo una volta per tutte il
segreto della sua inesauribile energia. Elio, con i suoi travestimenti e le sue
scelte azzeccate, ha fatto dimenticare alla grandissima il pirata Morgan.

La Tatangelo, ammettiamolo seppur controvoglia, è meno antipatica e più
competente di quanto metà degli italiani pensassero. E Ruggeri è un po'
rosicone. Luca Tommassini è un art-director di razza, le sue coreografie fanno
metà programma. Mara Maionchi, per quanto simpatica, dovrebbe migliorare
l'inglese e rispolverare il suo turpiloquio. O magari puntare su un'altra arma
per strappare l'applauso, perché comincia a essere ripetitiva. E last but not
least, andrebbero eliminati i collegamenti con i paesi dei finalisti. Con
inviate improvvisate e spaesate, parenti invasati, finti compaesani raccolti
sul momento e una cagnara che manco ai Mondiali di calcio. Meglio risparmiare i
soldi Rai e assoldare dei giudici di Extrafactor più competenti. Perché
ciuffetto Malgioglio ci ha scocciato (anzi, sbucciato) di brutto.

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