venerdì 26 novembre 2010

Delitto Sarah Scazzi: Sarah, cade il movente della gelosia Ancora non trovata l'arma del delitto

Sabrina non era gelosa di Ivano, ma le piaceva un altro con cui aveva un flirt.
La ragazza contro il padre Michele: "Nell'ultimo peridodo era molto nervoso,
aveva aggredito mia madre Cosima per due volte usando anche un coltello"

In quelle sette cinte (tra le 49 sequestrate) non c'è l'arma del delitto. Dai
Ris le prime conferme sulle analisi che potrebbero battere la strada verso la
verità sulla morte di Sarah. Non ci sono tracce biologiche riconducibili a lei.
Un'altra bugia di Michele Misseri oppure la cinta di cui parla è stata
distrutta?

Dai Ris anche un'altra importante scoperta: l'apparato digerente di Sarah non
conteneva cibo nonostante la ragazzina, come ha rivelato sua madre Concetta,
prima di uscire diretta a casa di Sabrina avesse mangiato velocemente un cordon
bleau. Questo, dunque, posticiperebbe, l'ora del delitto, o comunque della
morte, perché ci sarebbe stato il tempo della digestione, dalle due alle tre
ore. E seguendo questa linea allora sarebbero due le ipotesi al vaglio degli
inquirenti. La prima è che Sarah sia stata solo stordita nel garage e poi
portata, viva, al casolare dove Michele nelle prime due versioni date negli
interrogatori ha detto di averne violato il cadavere.

Molti i dubbi che si aprono anche in questa nuova atroce sceneggiatura:
Michele era solo? Oppure c'era qualcuno che sta coprendo con lui? E Cosima e
Sabrina? Si spiega così quello spazio vuoto tra le 16 e le 17 in cui nessuno le
ha viste? O invece erano in giro a cercare la ragazzina? Su Cosima sono ancora
in corso accertamenti per capire se la mattina del 26 agosto era a lavorare,
come da lei dichiarato, oppure no visto che la mattina risulta il versamento di
un assegno in banca. Due le ipotesi: o mente oppure il funzionario ha accettato
un versamento a suo nome e sul suo conto da parte di una terza persona. Un
mosaico drammatico che continua a perdere e a mettere pezzi, con una sola
certezza: Michele non ha detto tutto.

Intanto Sabrina continua a urlare la sua innocenza dal carcere dove ieri è
stata tutta la giornata con la sua consulente Cinzia Gimelli, psicologa e
criminologa. «Dopo qualche giorno di depressione l'ho trovata di nuovo
combattiva», spiega la professionista. «Dorme senza prendere tranquillanti
anche se sogna i magistrati che le arrivano alle spalle. «Abbiamo parlato
molto, e lei è stata molto collaborativa». Sabrina ha spiegato di non essersi
mai spogliata davanti a Ivano. «Per capire che sta mentendo chiedetegli quale
segno particolare ho sul corpo», ha detto. «Io di ossessivo e di geloso nei
confronti di Ivano non ho nulla, anzi mi piaceva un altro ragazzo». E spunta
così il nome di Leonardo, un ventenne di Avetrana con cui Sabrina avrebbe avuto
un inizio si storia ad agosto.

La ragazza ha iniziato anche a parlare del padre, di come era, ma sopratutto
di come era diventato negli ultimi mesi. Da aprile era cambiato, più chiuso,
nervoso, violento. Tanto che per due volte aveva aggredito sua moglie Cosima
con un coltello, motivo per cui la donna non andava più con lui a lavorare.
Circostanza che se vera getta una nuova luce su quello che potrebbe essere
successo quel 26 agosto.

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