lunedì 25 ottobre 2010

Tradimenti coniugali per il 55% dei mariti e il 45% delle mogli Nel 70% dei casi si tratta di scappatelle, nel restante 30% di relazioni stabili

La città più «colpita» è Milano, seguita da Roma


ROMA - Italiani traditori, più gli uomini che le donne. È quanto emerge
dall'analisi dell'Associazione avvocati matrimonialisti italiani (Ami), che
segnala che il numero delle infedeltà coniugali è in aumento. Se il 55% dei
mariti ha tradito almeno una volta, lo ha fatto anche il 45% delle mogli. La
città dove si tradisce di più è Milano (il 55% secondo uno studio del 2009
dell'Associazione italiana di sessuologia applicata alla coppia), seguita a
ruota da Roma, e aumenta la percentuale dei «traditori seriali» tramite i
social network.

TRADIMENTI - Sei tradimenti su dieci avvengono sul luogo di lavoro
approfittando della pausa-pranzo (invece uno studio del 2007 di Riza
Psicosomatica diceva che i tradimenti in pausa pranzo sono solo uno su tre e
non il 60% come dice l'Ami). Nel 70% dei casi si tratta di scappatelle, nel
restante 30% di relazioni stabili. «Nel 50% dei casi le corna sono tuttavia
tollerate», assicura il presidente nazionale dell'Ami, Gian Ettore Gassani. «Si
è elevata di molto l'età del traditore: la media tra uomini e donne è di 44
anni». I più inclini in assoluto a tradire il coniuge sono però i maschi
cinquantenni. Anche l'età delle donne infedeli però si è alzata di molto,
specie con uomini più giovani. Un sito specializzato per traditori in Italia
conta già oltre 90 mila iscritti (un terzo donne). Poche le regole da
rispettare: essere sposati e desiderare un'esperienza extraconiugale.
Attualmente il sito è attivo in 158 Paesi ed è stato creato uno pulsante che
permette di disconnettersi in fretta nel caso di arrivo del consorte.

TEORIA - Katoshi Kanazawa, psicologo giapponese dell'evoluzione, informa
l'Ami, ha elaborato una teoria secondo la quale i traditori sarebbero più
stupidi della media e più inaffidabili nell'ambito lavorativo perché troppo
distratti dalle loro relazioni. Nel 50% dei casi l'infedeltà viene scoperta
curiosando sul cellulare del coniuge, nel 20% entrando furtivamente nella posta
elettronica, nel 20% attraverso telecamere nascoste o «cimici». Soltanto nel
10% dei casi la scoperta avviene attraverso lettere anonime, investigazioni o
confessione del traditore. Emerge pure il fenomeno dei tradimenti a sfondo
omosessuale (il 7% dei mariti tradisce con un partner dello stesso sesso contro
il 4% delle donne). Gli uomini scelgono più facilmente tra le amiche o le
conoscenti delle proprie mogli, mentre in ambito femminile si «pesca» tra i
colleghi di lavoro, il personal trainer, il maestro di sci e quello di ballo.

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