domenica 12 dicembre 2010

Cocaina 'Medici non sniffate', circolare ospedale finisce al pm

E' successo al Santa Caterina Novella di Galatina (Lecce)

LECCE - Il direttore sanitario di un ospedale chiede ai medici di non sniffare
cocaina durante l'orario di lavoro e la circolare, affissa in bacheca, finisce
in procura. E' successo nell'ospedale Santa Caterina Novella di Galatina
(Lecce) dove il dirigente dell'ospedale ha preso ieri la singolare iniziativa
in seguito ad alcune segnalazioni anonime.

Ad inviare gli atti alla magistratura e' stato oggi il direttore generale
della Asl di Lecce, Guido Scoditti, preoccupato per la gravita' e la rilevanza
penale dei fatti segnalati. Scoditti, pero', e' anche molto contrariato dalle
modalita' di intervento usate dal dirigente medico, Giuseppe De Maria, che su
una vicenda cosi' grave ha scelto la strada della circolare affissa in bacheca
piuttosto che contattare i vertici della Asl.

Su De Maria, infatti, la stessa Asl sta valutando se avviare eventuali
procedimenti disciplinari oltre ad avere avviato una indagine interna per
accertare la veridicita' delle segnalazioni. Nella circolare, che era stata
inviata per conoscenza anche allo psicologo del lavoro, si fa riferimento al
presunto utilizzo di cocaina, in dosi tali da alterare le capacita' lavorative.

''Questo ufficio - si legge nel documento - e' pertanto tenuto a richiamare
chi eventualmente ne facesse uso, ad astenersi durante il lavoro e ad
intraprendere un idoneo programma di disintossicazione. Stante il tipo di
sostanza, non dovrebbe essere così difficile''. Il dirigente suggeriva anche
agli eventuali assuntori ''un periodo di riposo'' e il supporto dei servizi
del'ospedale a cio' dedicati. ''Era necessario che io inviassi gli atti alla
Procura - afferma Scoditti - perche' un fatto del genere che e' di una gravita'
impensabile se accertato, implica reati rilevanti''.

''Per quanto riguarda De Maria - prosegue Scoditti - certamente ha sbagliato,
non avrebbe dovuto fare quella circolare, ma informarmi direttamente. Vedremo
che cosa fare in merito alla sua posizione, certo e' che il rilievo di un
presunto abuso di cocaina in ambiente ospedaliero e' tale che non era questo il
modo di procedere''. Tutta la vicenda ha suscitato le reazioni anche di parte
del mondo politico locale con il Pdl regionale ha chiesto che la magistratura e
il ministero della Sanità indaghino e l'Udc che ha sollecitato in una
interrogazione l'intervento del presidente della Regione Puglia e
dell'assessore alla sanita'.

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