domenica 12 dicembre 2010

CASSA INTEGRAZIONE Esplode il ricorso alla cassa in deroga Per 600.000 lavoratori 7500 euro in meno

Il rapporto della Cgil sulle rilevazioni dell'Inps di novembre. La forte
decurtazione in busta paga determina "una situazione economica e sociale
insostenibile" per i lavoratori. Allarme Cgid: c'è un calo congiunturale, ma
l'aumento tendenziale è del 248,8% sui primi 11 mesi del 2009

Esplode il ricorso alla cassa in deroga Per 600.000 lavoratori 7500 euro in
meno
ROMA - Seicentomila lavoratori, (appartenenti in grande maggioranza al settore
meccanico) ciascuno dei quali ha subito un taglio netto del reddito in media di
7.526 euro, per un totale di quattro miliardi, "una situazione economica e
sociale insostenibile per milioni di lavoratori": sono circa 1,2 miliardi le
ore di cassa integrazione autorizzate dall'inizio dell'anno fino a novembre.
Dall'analisi della Cgil, effettuata sulla base delle rilevazioni Inps di
novembre 1, emerge che, dopo aver registrato a ottobre il superamento del
miliardo di ore, la Cig segna un nuovo record negativo. Perché, se è vero che
nel complesso a novembre è diminuita del 10% sul mese precedente la richiesta
di ore (pari a 90.705.038), da inizio anno l'incremento sullo stesso periodo
del 2010 è del 37,8%, per un totale di ore pari a 1.117.184.693.

Sul totale delle ore si registra una progressiva diminuzione degli strumenti
ordinari mentre la cassa in deroga (Cigd) copre una fetta rilevante del totale
monte ore. E' per questo che la Cgil pone il problema del finanziamento della
Cigd: "Per l'anno in corso - spiega il segretario confederale, Vincenzo
Scudiere - sono molti i lavoratori che non ricevono il contributo economico nei
tempi previsti e lo stanziamento autorizzato per il prossimo potrebbe non
coprire i costi visto che le ore di Cigd sono aumentate del 248,8% mentre lo
stanziamento riflette la stessa cifra del 2009".
Per il sindacalista, "il 2010 è stato l'anno in cui lavoratori e imprese hanno
raschiato il fondo del barile e le prospettive, senza scelte di politica
economica e industriale, non sono positive".

Nel dettaglio del rapporto della Cgil si segnala il calo significativo della
Cassa integrazione ordinaria (Cigo), a novembre diminuita del 12,7% sul mese
precedente per un monte ore pari a 20.814.688, mentre da inizio anno sullo
stesso periodo del 2009 la flessione è del 38,9% per 320.365.019 ore. La Cigo
continua a rallentare e si stabilizza sugli ultimi valori fatti registrare ma,
secondo la Cgil, "non si intravede una ripresa produttiva tale da muovere
positivamente l'occupazione nei settori produttivi". Nella maggioranza dei
settori c'è infatti una riduzione delle ore di Cigo ma in quello alimentare,
nell'edilizia, nell'energia, nei servizi e nelle attività connesse con
l'agricoltura si registra la tendenza a un nuovo aumento.

Per quanto riguarda invece la Cassa integrazione straordinaria (Cigs) si
registra una diminuzione a novembre sul mese di ottobre dell'8,6% per
38.906.191 di ore autorizzate mentre da inizio anno l'aumento resta
consistente: +140,6% sul 2009 per un volume di 445.594.257 ore. I settori con
gli incrementi maggiori sono il metallurgico +396,8%, il legno +334,3%, il
meccanico +248,1%, l'edilizia +189,2%, carta e poligrafiche +145,6% e il
commercio +52,9%.

La Cassa integrazione in deroga cala a novembre sul mese precedente del 9,7%
per un totale di 30.984.159 ore. Rispetto agli undici mesi di quest'anno, sullo
stesso periodo del 2009, registra invece un aumento del 248,8% per 351.225.417
di ore autorizzate. I settori con il maggiore ricorso continuano a essere i
quelli che non rientrano nella normativa attuale della Cigs. Tra i settori con
più occupazione c'è l'edilizia che resta quello con l'aumento più consistente
da inizio anno, pari a +996,1% sul 2009. Segue il settore chimico +294,2%, il
legno +484,8%, il commercio +313,3%, carta e poligrafiche +283,2%, la piccola
industria meccanica +213,1% che ha il volume più alto con 106.881.475 ore.

Le regioni maggiormente esposte con la Cigd restano la Lombardia con
83.641.463 ore da inizio anno (+156,4% sul 2009) e l'Emilia Romagna con
50.183.755 ore (+732,9%). I ricorsi ai decreti Cigs nei primi undici mesi
dell'anno sono stati 6.185, con un aumento del 94,9% sullo stesso periodo dello
scorso. I decreti riguardano 8.551 unità aziendali e si segnala un aumento
delle crisi aziendali del 110,9%, che rappresentano il 71,8% del totale dei
decreti.

Aumentano dell'81,3% i contratti di solidarietà, che rappresentano il 14% del
totale dei decreti, mentre le domande di ristrutturazione aziendale sono solo
144, appena il 2,3% dei decreti, e le conversioni aziendali 13, lo 0,2% dei
decreti.

Nel periodo gennaio-novembre 2010, considerando un livello medio di ricorso
alla Cig, ovvero il 50% del tempo lavorabile globale (24,5 settimane), si
confermano in questo periodo 1.630.000 lavoratori in Cigo, in Cigs e in Cigd.
Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore per tutto il 2010
(49 settimane lavorative) si determina un'assenza completa di attività
produttiva per 569.992 lavoratori, di cui 179.197 in Cigd.

con repubblica.it

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