lunedì 24 gennaio 2011

Amici 10, la corrente ascensionale e il catino dei panni sporchi







Lo scrivo subito anche se qualcuno si sentirà in dovere di pensare: "Dondoni fa parte della Commissione esterna di "Amici 10" e scrive bene del programma per dovere di scuderia". Tranquillizzo i sodali di tale pensiero: la pensino come vogliono ma la mia libertà di espressione prescinde da qualsiasi coinvolgimento.

Fatta la premessa ecco l'assunto: la terza puntata del serale ha regalato un bello spettacolo che sembrava salire di minuto in minuto grazie a una corrente ascensionale. I duetti fra Amoroso e Annalisa, Mengoni e Francesca, Emma e Virginio, Scanu e Antonella, Carta e Diana sono stati deliziosi così come il crescendo di una trasmissione fiume.

Solo ci si permetta di sottolineare come sia stato imbarazzante il siparietto fra il Maestro Luciano Cannito e la signora Alessandra Celentano. Siamo d'accordo con il Maestro, direttore di numerose compagnie di danza, misurato nell'eloquio e sempre molto signore nel comportamento tanto da sbottare (al massimo della sua incazzatura): "la Celentano ha imparato come fare televisione e attirare l'attenzione su di sé". Diversamente non si capisce come la scintilla di una stupidata (se sia o meno importante il numero più elevato di piroette da insegnare a una ballerina) possa aver scatenato una bagarre durata quasi dieci minuti: una noia mortale.

Funzionale al programma? Non credo, almeno stando ai commenti del giorno dopo di madri, massaie, uscieri, cassiere, impiegati, fan della prima come dell'ultima ora di un programma che si dovrebbe basare solo e unicamente sul talento dei ragazzi. Chissenefrega se "la Celentano" ha fatto o meno parte di una scuola di ballo importante e ugualmente chissenefrega se due professori hanno panni sporchi da lavare nel catino della tv-spettacolo? Urge tiratina d'orecchi.

Diana è fuori con merito
Abbiamo l'occasione di frequentare figli e figlie di amici di "buona famiglia" e sappiamo cosa voglia dire per un ragazzo che non deve fare i conti con la paghetta "vivere una vita meravigliosa". Diana Del Bufalo lo ha detto appena Maria De Filippi le ha chiesto di esprimere un pensiero sulla fine della sua avventura ad "Amici 10". "Maria – ha detto senza quasi versare lacrime – fuori da qui vivo una vita meravigliosa e considero il tempo passato con questi ragazzi, il fatto di aver avuto la possibilità di esibirmi davanti a un pubblico così, un'occasione eccezionale. Farò tesoro di quanto ho imparato e continuerò a seguire i ragazzi anche da fuori". Chapeaux.

Diana è molto più matura di quanto non mostri e proviene da una famiglia abbiente che l'ha educata benissimo, le ha fatto frequentare scuole importanti e stage altrettanto "alti" nel rispetto degli altri e con la serenità che tutti dovremmo avere. L'aria svagata, le pause, l'occhio che cercava risposte nei visi di gente che mai avrebbero potuto soddisfarle, l'essere volontariamente "under-nose" - ora lo possiamo scrivere - sono sembrati spesso atteggiamenti "costruiti" a tavolino. Se così è stato complimenti.

Per un po' (poco per la verità) abbiamo abboccato tutti e credevamo di essere di fronte alla personificazione di Mary Poppins o una qualsiasi di quei personaggi da pellicola americana cadute da Marte sulla Terra. Ci si permetta un pensiero sullo streaking di Platinette avvenuto quando è stata eliminata Diana: poteva risparmiarcelo. Non tanto per la dimostrazione "estetica" del suo disaccordo ma perché se ti spogli e vai via se eliminano Diana Del Bufalo quando una, fra Annalisa e Francesca, si porterà a casa lo scettro del vincitore di questa edizione cosa fai (visto il talento e la forza delle due)? Ti impicchi? Evvia, essù, direbbe un famoso opinionista canuto e dagli occhialetti rossi e tondi. Ri-infilare giacca e parrucca immeditamente.

P.S. "Nelle mie favole", l'inedito cantato da Diana è a mio parere la più bella canzone di questa edizione di Amici, e la ragazza la canta benissimo, e dispiace se non ci sarà una promozione, un prosieguo, un futuro per un brano che si staglia di parecchie lunghezze (fa il paio con "Io nego" di Franceschina) sugli altri pezzi dell'edizione di quest'anno. Ah! L'ho scritto!

con lastampa.it

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