Omicidio Sarah Scazzi, arrestata Sabrina per concorso in omicidio

Stavolta il cerchio sembra davvero chiudersi. Con una verità che però nessuno avrebbe mai voluto sapere. Ci sarebbe una svolta nell'omicidio di Sarah Scazzi, che è arrivata ieri dopo una lunga giornata di interrogatori: Sabrina, la cugina, nonchè migliore amica della piccola Sarah, sarebbe coinvolta nell'omicidio, insieme al padre.

Ed è proprio quest'ultimo che negli ultimi interrogatori avrebbe fatto il nome della figlia nella ricostruzione di quanto accaduto. La svolta dopo che l'assassino reo confesso, avrebbe fornito nuove versioni e ricostruzioni dell'omicidio, e che non avrebbe avuto un confronto con la figlia, ascoltata successivamente dagli inquirenti, prima come persona informata sui fatti e poi con l'ipotesi accusatoria di occultamento di cadavere. Concorso in omicidio volontario e sequestro di persona. Sabrina Misseri, secondo l'ultima confessione del padre, teneva ferma Sarah Scazzi mentre lui la strangolava. Per questo è in carcere da ieri sera alle 11.

L'omicidio di Sarah dunque non sarebbe stato causato da un raptus, come si era detto all'inizio, ma sarebbe stato concordato dai due parenti della ragazzina. Forse per quella lite che Sarah e Sabrina avevano. Addirittura, sarebbe stata proprio Sabrina ad attirare Sarah nella cantina che poi si sarebbe trasformata nel suo mattatoio.

Sabrina è stata dunque arrestata: «Il fermo di Sabrina è conseguente alle dichiarazioni accusatorie fatte oggi da Michele Misseri», hanno spiegato i difensori dei Misseri. Ma Sabrina continua a respingere le accuse e la famiglia è sotto choc e non crede a quest'ultima versione, ma gli inquirenti non sembrano avere dubbi