martedì 7 settembre 2010

A Natale l'anti-iTunes di Google

Gli ingegneri di Mountain View al lavoro su un negozio di musica online

Sembrava dover essere la Tv interattiva digitale il principale terreno di scontro: da una parte iTV, dall'altro Google Tv, ma la notizia del giorno è che a breve, entro Natale, potrebbe essere attivo Google Music, un servizio di download di canzoni simile ad i-Tunes ma con il marchio della Grande G.

Lo riferisce l'agenzia Reuters, che cita fonti anonime e ben informate, secondo le quali gli ingegneri di Google deputati allo sviluppo della piattaforma Android starebbero da tempo dialogando a tal proposito con le maggiori case discografiche. Il progetto consisterebbe di due fasi principali: in primis, la messa a punto di un negozio online da cui scaricare i pezzi. In seguito, partirebbe un servizio in abbonamento, tramite cui ascoltare direttamente in streaming le proprie canzoni preferite sui telefonini equipaggiati con Android. La tecnologia per effettuare quest'operazione esiste già, ed era stata mostrata in anteprima all'ultima conferenza per gli sviluppatori, Google I/O.

L'interesse di Google per la musica è di vecchia data. Lo scorso anno, la società aveva integrato nel suo motore di ricerca una funzione per la ricerca di file musicali. Di Google Music se n'era parlato un paio di mesi fa, ma nessuno pensava che le cose si potessero muovere così in fretta.

È un fatto però che negli ultimi tempi, anche per combattere l'offensiva di Facebook e Cupertino, Google sembra aver dato una brusca accelerata ai suoi piani di egemonia sul Web, come testimoniano anche l'intensa campagna di shopping effettuata nell'ultimo mese, con una decina di piccole società hi-tech acquistate fra agosto e settembre, e le recenti indiscrezioni su un servizio di film pay-per-view in partenza su YouTube.

Strappare il mercato delle canzoni in digitale ad Apple non sarà facile (solo negli Usa, i-Tunes controlla il 70 % del mercato). L'accoppiata servizio cloud di streaming e cellulare con sistema operativo Android sembra però davvero interessante, specie se si tiene conto che le vendite di cellulari col sistema operativo open source di Google sono schizzate negli ultimi mesi a livelli di 200.000 unità acquistate al giorno.

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