sabato 8 gennaio 2011

Devi lasciare il tuo partner? c'è un corso

In aumento i casi di «dipendenza affettiva», che giustifica perfino le violenze. La psicologa: ma insegnamo anche a migliorare il rapporto. L'Usl 20: «Come dire addio a un sentimento malato»

 

VERONA — Non è facile dire addio a un amore. Anche se è un amore finito. Oppure malato, fatto di umiliazioni e perfino di violenze. Quel sentimento può diventare una prigione dalla quale sembra impossibile uscire. E a volte una gabbia di dolore nella quale, ora si scopre, sono rinchiusi migliaia di veronesi. Donne soprattutto, ma anche uomini.

Emergenza e aiuto Una vera e propria emergenza, tanto che l'Usl 20 ha deciso di organizzare un «corso» per insegnare a lasciarsi alle spalle le relazioni pericolose. Dal Servizio di psicologia territoriale dell'ospedale di Verona lo definiscono «un gruppo di discussione rivolto a donne con problematiche di dipendenza affettiva». La responsabile del progetto è la psicoterapeuta Marcella Parise. «Si tratta di un vero e proprio disturbo che si manifesta con pensieri ossessivi rivolti alla persona amata, un'angoscia profonda legata alla relazione con l'altro: la tendenza ad "amare senza limiti" nella speranza di essere ricambiate e nella giustificazione a oltranza di qualsiasi atteggiamento della persona amata, fino a giustificare violenze e tradimenti». Il «corso» inizierà martedì, e ogni quindici giorni il gruppo si incontrerà al Cerris (Centro riabilitativo di ricerca e intervento sociale) di via Monte Novegno, dove ha sede il Servizio di psicologia dell'Uls 20. La psicologa Lorella Barbieri, che collabora al progetto, spiega: «Quando una storia d'amore si conclude oppure sta vivendo un momento di difficoltà, si soffre molto. Alcune persone non riescono a far finire quella relazione, e questo crea ossessione. Durante gli incontri spiegheremo alle donne come ottenere una maggiore distanza dalla persona amata».

L'insegnamento Ma non si tratta solo di «insegnare» a dare un taglio netto a un sentimento che, a volte, sfocia nella totale dipendenza dal partner, fino a subire senza ribellarsi ogni tipo di abuso o portare verso comportamenti ossessivi, come lo stalking. «Al contrario, questo percorso di sostegno psicologico può risultare anche utile a riportare il rapporto su un binario migliore, imparando a lasciare i giusti spazi alla persona amata. Sarà uno spazio dove ritrovare nuovi modi per stare nella relazione con l'altro e con se stessi».

Problema diffuso Quello della dipendenza affettiva, assicura la psicologa, è un problema sempre più diffuso. «Non riguarda solo le donne, ma registriamo anche casi di maschi che si rivolgono a noi manifestando questo tipo di difficoltà. L'augurio è di poter presto inaugurare un gruppo d'incontro riservato agli uomini ». A ogni appuntamento vi potranno partecipare al massimo dieci persone. Si accede dopo un colloquio individuale con le psicoterapeute. Per informazioni contattare la segreteria del Servizio: tel: 045.8344600, martedì e venerdì, dalle 9 alle 13.


con corriere.it

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