venerdì 7 gennaio 2011

Campionato: Cassano-assist: il Milan riparte bene L'Inter di Leonardo crede nella rimonta

Juve-Parma 1-4: Quagliarella ko, Felipe Melo espulso. La Roma sorpassa i bianconeri. Lazio pari a Genova

MILANO - Il Milan è campione d'inverno, ma l'Inter ha fatto sapere che con Leonardo in panchina crede nella rimonta. Con un gol di Strasser all'85' (forse in fuorigioco millimetrico) i rossoneri hanno battuto il Cagliari e hanno allungato sulla Lazio, fermata sullo 0-0 a Genova dai rossoblù. La Roma, dopo una battaglia finita 4-2 all'Olimpico con il Catania, ha superato la Juventus, crollata 4-1 in casa davanti al Parma. I bianconeri hanno perso dopo 3 minuti Quagliarella (ginocchio ko, forse stop lungo) e sono rimasti in dieci al 17' per un momento di follia di Felipe Melo che si è fatto espellere. Bologna-Fiorentina è terminata 1-1, il Bari è sempre ultimo ma si è tolto la soddisfazione di vincere il derby pugliese in casa del Lecce, sale il Palermo che ne realizza tre alla Sampdoria, l'Udinese si conferma a metà classifica con il 2-0 sul Chievo. In coda Brescia inguaiato dopo la sconfitta casalinga contro il Cesena.

L'INTER DI LEONARDO - Prima panchina nerazzurra per l'ex bandiera del Milan e prima vittoria. I campioni del mondo, ora guidati da Leonardo, liquidano la pratica Napoli con una doppietta di Thiago Motta e un gol di Cambiasso. E avvertono il Milan campione d'inverno: i nerazzurri credono nella rimonta e, nonostante i 13 punti di distacco dai «cugini» (ma con due partite da recuperare), si ripropongono per lo scudetto. Ancora senza Eto'o per squalifica, Leo schiera «l'albero di Natale» con un 4-3-2-1: Milito unica punta (ancora deludente) con Stankovic e Pandev di supporto (entrambi sostituiti nella ripresa da Mariga e Biabiany), Cambiasso, Zanetti e Thiago Motta a centrocampo e difesa con Maicon, Lucio, Cordoba e Chivu. Mazzarri oppone il tridente Hamsik, Lavezzi e Cavani ma specie l'uruguayano non riesce a pungere. La partita viene subito sbloccata al 4' da un inserimento di Thiago Motta. Il Napoli non cede e pareggia con Pazienza di testa, ma sempre di testa è Cambiasso a portare i nerazzurri in testa all'intervallo. Nella ripresa ancora Thiago Motta fissa il risultato. Partita bella giocata a ritmi elevati e nerazzurri con lo smalto «mundial». Benitez? Dimenticato: se ne ricordano solo i tifosi con uno striscione di ringraziamento. Il nuovo «maestro» ora si chiama Leonardo.

COMMENTI E RECUPERI - Cambiasso: «Stasera la vittoria era importantissima. Abbiamo affrontato la partita nel modo giusto». «È successo tutto molto velocemente, è una situazione molto affascinante e che io voglio vivere. Posso certamente dire di essere rimasto sorpreso quando mi hanno contattato», ha detto Leonardo a proposito del suo arrivo all'Inter. Il tecnico brasiliano sottolinea ancora il carattere della squadra dopo il cambio di panchina e in ottica campionato: «Dobbiamo pensare partita dopo partita, abbiamo ancora due gare da recuperare e vedremo. Dobbiamo ancora recuperare giocatori importanti ma facciamo un passo alla volta». L'Inter deve infatti recuperare le trasferte di Cesena (19 gennaio alle 20,45) e Firenze (19 febbraio alle 18,30). Ma mercoledì 12 gennaio (alle 21) c'è l'ottavo di finale di Coppa Italia contro il Genoa a San Siro. In caso di passaggio, il 26 toccherebbe giocare i quarti. Praticamente 7 (o 8) partite da qui a fine mese, mentre per esempio Milan e Roma potranno tirare il fiato in attesa della ripresa della Champions League dalla seconda metà di febbraio in poi.

L'urlo di dolore di Quagliarella (LaPresse)

JUVE DISASTRO - Non è giornata per la formazione di Gigi Delneri e bastano tre minuti per capirlo. Quagliarella crolla a terra tenendosi il ginocchio destro per un infortunio che potrebbe comprometterne l'intera stagione. Rimpiazzato dall'impalpabile Amauri, la situazione precipita al 17' quando Felipe Melo perde la testa. Il brasiliano cade per un fallo di Paci e reagisce con un calcio al volto dell'avversario: espulsione e Juve in dieci. I padroni di casa si assestano e trovano anche il gol al 23': Chiellini va a segno ma la rete viene annullata visto che il difensore colpisce quando il pallone è già tra le mani del portiere emiliano Mirante. Il Parma, nonostante la superiorità numerica, fa poco per pungere: Storari deve impegnarsi solo per una conclusione da lontano di Dzemaili. Nel finale della frazione, gli ospiti prendono coraggio e sfondano al 41'. Storari rimedia con un miracolo sul colpo di testa di Gobbi, ma nessuno impedisce a Giovinco di insaccare da due passi: 1-0 ma niente esultanza. L'ex di turno concede il bis all'inizio della ripresa, quando il Parma trova praterie per ripartire in contropiede: sinistro incrociato, 2-0 al 48'. La Juventus ha poi accorciato le distanze al 59' con un colpo di testa di Legrottaglie.

La follia di Melo La follia di Melo Il calcio in faccia a Paci al 17esimo del primo tempo

Il Parma ha siglato la terza rete al 61' con il rigore trasformato da Crespo e ha completato il poker al 92' con Palladino. «Questa è una grande vittoria - ha detto Hernan Crespo - contro una squadra che sta lottando per lo scudetto. Abbiamo raccolto quello che stavamo seminando. Abbiamo fatto ottime gare con Inter e Palermo ma avevamo raccolto poco. Ci eravamo stufati di questo. Oggi è andata bene». Dopo 18 risultati utili consecutivi, i bianconeri subiscono uno dei peggiori tracolli casalinghi degli ultimi 40 anni. «Questo risultato non porta via quello che la Juve ha fatto fino a questo momento: adesso ci rimbocchiamo le maniche e andiamo a Napoli per cercare di fare bene», ha detto il tecnico della Juventus Gigi Delneri, che condanna il gesto di Felipe Melo: «Gesto non scusabile, espulsione corretta. Spero da questa situazione che ne esca rafforzato, noi crediamo in lui, aspettiamo che possa avere una reazione importante». «Auguriamo a Quagliarella di non avere nulla di grave», ha commentato il presidente Andrea Agnelli. «Dopo la diagnosi, valuteremo la situazione. I nostri piani restano immutati». Del Piero invita a non abbattersi: «Non siamo tagliati fuori, adesso non dobbiamo commettere l'errore e livello emozionale di farci travolgere dagli eventi».

MILAN CAMPIONE D'INVERNO - I rossoneri chiuderanno il girone d'andata in testa. Il titolo platonico è arrivato grazie alla vittoria a Cagliari, con un gol del 20enne Rodney Strasser: il giocatore della Sierra Leone doveva essere ceduto al mercato di gennaio, ma l'infortunio di Boateng ha convinto Allegri a tenerlo. E ha fatto bene, perché all'85' ha realizzato il gol vincente (forse in fuorigioco millimetrico) su assist di Cassano. Il barese era entrato da dieci minuti per smuovere una partita che sembrava destinata alla divisione della posta - nel primo tempo un palo a testa - e ha subito effettuato il passaggio da tre punti: punti pesanti tenendo conto delle assenze tra i rossoneri (Ibrahimovic e Nesta su tutti) e l'abbandono di Ronaldinho. «C'è grande soddisfazione per la classifica. Abbiamo iniziato l'anno meglio di come abbiamo finito quello precedente, ma siamo contenti anche perché è stata una vittoria sofferta», ha detto il tecnico del Milan, Massimiliano Allegri. «Per vincere le grandi competizioni ci vogliono un grande gruppo e un grande spirito di sacrificio, e oggi i ragazzi lo hanno dimostrato. Oggi era importante vincere, l'abbiamo fatto in un modo non bellissimo, abbiamo fatto qualche errore, ma nel complesso c'è stata molta attenzione».

ROMA BATTAGLIERA - Due gol di Borriello e due di Vucinic. La Roma vince 4-2 una partita che il Catania non meritava di perdere e scavalca la Juventus al quarto posto. Catania in vantaggio con Maxi Lopez (sogno dei bianconeri), poi la doppietta di Borriello, pari di Silvestre ma nel finale i siciliani finiscono ko con la doppietta del montenegrino. «Il nostro primo tempo è stato pessimo», ha ammesso il bomber Borriello. «Non siamo stati reattivi e cattivi come nella ripresa, dove siamo stati bravi sotto porta e capaci di segnare gol in apparenza facili. La Roma vuole vincere lo scudetto, siamo stati creati per vincere». Il Catania recrimina per il secondo e il terzo gol giallorosso, e il presidente accusa l'arbitraggio disastroso e gli errori dei guardalinee.

LE ALTRE - La Lazio è stata fermata sullo 0-0 da Genoa: clamorosoil palo interno di Hernanes con il portiere rossoblù battuto. Risultato però tutto sommato giusto. In classifica passi avanti del Palermo, che straccia 3-0 una Sampdoria sempre più orfana di Cassano, e dell'Udinese che con la classica coppia Sanchez-Di Natale liquida 2-0 il Chievo. Finisce 1-1 il derby dell'Appennino tra Bologna e Fiorentina (in gol Di Vaio e pari di Santana), il derby pugliese lo conquista il Bari, che con Okaka al 33' della ripesa batte in trasferta il Lecce. Le due pugliesi restano però agli ultimi due posti della classifica, che vede inguaiarsi anche la posizione del Brescia, superato in casa 2-1 dal Cesena, rivale nella lotta per la salvezza.

 

con corriere.it

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