sabato 15 gennaio 2011

Fiat: referendum Mirafiori vince il sì

54% si, 46% no. Passa di misura il piano voluto dall'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, che cambierà il modo di lavorare alla Fiat di Mirafiori. Secondo i sindacati, a decidere per il si sono stati gli impiegati, che hanno votato in massa. Mentre tra gli operai lo scarto a favore del si è stato di soli 9 voti.

 

Altissima l'affluenza alle urne. Al voto, iniziato col turno delle 22.00 di giovedì, hanno partecipato 5.119 lavoratori, oltre il 94,2% degli aventi diritto. E il sì ha vinto con 2.735 voti, pari al 54,05%. A votare no sono stati invece in 2.325 (45,95%), mentre le schede nulle e bianche sono state complessivamente 59.

 

Non si fa attendere il commento dell'ad della Fiat Marchionne: i lavoratori di Mirafiori "hanno dimostrato di avere fiducia in se stessi e nel loro futuro, il coraggio di compiere un passo avanti contro l'immobilismo di chi parla soltanto o aspetta che le cose succedono".

Il presidente della Fiat John Elkan guarda al futuro: "Ora bisogna archiviare le polemiche e le contrapposizioni, affrontando le sfide che abbiamo davanti in modo costruttivo". Il presidente dell'azienda italiana ha dichiarato: "Ha prevalso la volontà di essere ancora in gioco: dimostreremo che in Italia è ancora possibile costruire grandi automobili capaci di farsi apprezzare nel mondo".

 

 

Soddisfazione per il sì è stata espressa anche dai sindacati Fim, Uilm, Fismic e Ugl, mentre la Fiom e i Cobas dicono restano contrari. "I lavoratori - dice Giorgio Airaudo responsabile auto delle tute blu della Cgil - non hanno lasciato sola la Fiom, la Fiom non lascerà soli i lavoratori. Siamo di fronte ad un risultato meraviglioso, cioè lavoratori sotto ricatto decidono di votare no e di alzare la testa".

 

Per il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani il risultato del referendum sull'accordo per Fiat Mirafiori "va rispettato. E va rispettato anche per quel tanto di disagio che rappresenta". "Quindi - ha aggiunto - ora la Fiat mantenga gli impegni e si rivolga a tutti i lavoratori".

 

"Per Marchionne è stata la vittoria più amara e per Fiom la sconfitta più gratificante", ha detto il leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola.

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