martedì 14 settembre 2010

Attualità: Uffici, stanze da letto e spazio Zen Ecco come sarà il super aereo del futuro

Gli ingegneri di Airbus stanno lavorando al Concept Plane, il velivolo che
solcherà i cieli nel 2050 La fusoliera diventerà trasparente a comando, si auto-
riparerà e avviserà i passeggeri delle turbolenze. Immagazzinerà il calore
umano per riciclarlo e risparmiare energia dal nostro corrispondente ANDREA
TARQUINI

Uffici, stanze da letto e spazio Zen Ecco come sarà il super aereo del futuro

BERLINO - Oggi volare è un'abitudine quotidiana, domani tornerà un'esperienza.
Nel 2050 noi (o i nostri figli) viaggeremo su aerei che si renderanno
trasparenti in volo per farci ammirare le città luminose e il cielo stellato,
aerei che reagiranno come esseri viventi a ogni sollecitazione: sentiranno da
lontano vuoti d'aria e turbolenze e le schiveranno per nostra comodità,
assorbiranno e ricicleranno il nostro calore umano, avranno una struttura
capace di guarire da sola ogni graffio o ferita come la nostra pelle.
Fantascienza da Ray Bradbury, "2001" di Stanley Kubrick rivisitato? No, realtà
in lavorazione. Ci stanno pensando i cervelloni di Airbus industrie, il colosso
europeo guidato da tedeschi, britannici e francesi che già oggi col superjumbo
A 380 e jet d'ogni segmento di gamma contende a Boeing il primato
dell'aviazione civile.

Concept Plane si chiamerà il grande bireattore aerodinamico come una medusa
dei cieli che Airbus è decisa a costruire. È appunto una rivoluzione
concettuale, diventerà fattuale volando e facendosi vendere. Con i jet di linea
d'oggi ha forse ancor meno a che vedere di quanto i Comet britannici, i Boeing
707 americani, i Tupolev 104 russi, cioè i primi reattori passeggeri, avevano a
vedere con gli aerei civili a elica che cominciarono a soppiantare negli anni
Cinquanta. Volare, credetelo, sarà un'altra storia. O tornerà ad esserlo, per
la seconda volta da quando il passaggio dai motori avio a pistoni a quelli a
reazione accorciò le distanze e rese il mondo più piccolo, pochi anni dopo la
fine della seconda guerra mondiale.

Prima svolta, per le sensazioni del passeggero. Improvvisamente, mentre sarete
a dodicimila metri tra Roma e Londra, tra Berlino e Parigi o tra New York e
Tokyo, il Concept Plane diverrà trasparente dall'interno: impulsi elettronici
elimineranno la visibilità della sua fusoliera, tutta costruita in speciali
ceramiche iper-resistenti. E vedrete ogni stella e ogni luce di metropoli. "Per
i viaggiatori volare diverrà un'esperienza del tutto nuova", dice entusiasta
Axel Krein, numero uno della ricerca scientifica ad Airbus. Non è tutto.
Sensori cosparsi ovunque sulla sua superficie consentiranno al Concept Plane di
sentire ogni minima fessura o punto logorato sulla fusoliera e nella struttura,
e di ripararlo da solo con microspruzzi di nanocollante. Come un fiero animale
della savana che sopporta le ferite sapendo per istinto che si curano da sole.
La nanotecnologia consentirà anche una pulizia automatica di sedili e cabina
dopo ogni volo, senza lo spreco di personale e l'uso di materiali spray
inquinanti tipico delle pulizie a terra. E sempre sensori iperpotenti
consentiranno all'Airbus del futuro di percepire turbolenze e vuoti d'aria ed
evitarle, oppure di adattare il suo volo al massimo confort dei passeggeri.
All'interno poi, chi - tra i circa 300 passeggeri che il Concept plane sarà in
grado di trasportare - volerà nelle classi superiori, non avrà solo letti o
locali bagno esclusivi, ancora più comodi di quelli del superjumbo Airbus 380
di oggi. Potrà anche trasformare il suo spazio-cabina in modo virtuale, in
ufficio, stanza da letto o spazio Zen.
"Pensare al Concept plane è un modo di spingere più avanti i sogni, i sogni
dei nostri ingegneri come quelli dei passeggeri di oggi e di domani", spiega
Charles Champion, vicepresidente di Airbus. Gli studi del colosso europeo
parlano chiaro: il pubblico vuole aeroporti comodi, voli a basso costo, ma
vuole anche la coscienza pulita di chi vola senza danneggiare troppo
l'ambiente. Soprattutto tra i giovani, tra gli "under 35" del mondo sempre più
globale, volare pulito e ambientalista è la seconda priorità dopo l'esigenza
ovvia di volare al costo più basso possibile.

Confort e nuove esperienze di volo quindi contano, ma non sono tutto. Il
Concept Plane consumerà molto meno carburante dei suoi predecessori: avrà ali e
fusoliera in un tutto unico, e i motori seminascosti nella fusoliera, non più
appesi a gondole, perché i rivoluzionari, silenziosissimi ed economici
propulsori del futuro non avranno più bisogno di essere accessibili ogni
momento per la manutenzione. E infine ma non ultimo, il jet del futuro capterà
persino il calore umano di noi passeggeri per immagazzinarlo e riciclarlo,
risparmiando così altra energia. Il sogno è già sul tavolo dei progettisti, ma
già si prepara a dirci "benvenuti a bordo", a divenire realtà.

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