martedì 14 settembre 2010

Politica: Stracquadanio: «Legittimo usare il proprio corpo per fare carriera»

«Ognuno ha il diritto di assecondare le virtù che la natura gli ha dato».
Critiche anche dal Pdl


ROMA - Utilizzare il corpo per costruire o facilitare la propria carriera
politica? «È assolutamente legittimo», è la replica del deputato del Pdl
Giorgio Stracquadanio, ospite di Klauscondicio, a una domanda di Klaus Davi.
Una frase buttata lì, quasi per caso, pronta a far riesplodere la polemica e
successivamente smentita dallo stesso deputato. Non nuova, visto che
Stracquadanio ne aveva parlato su il predellino, la rivista on line che dirige,
ma destinata a rinfocolare quella scatenata dalle parole della deputata del Fli
Angela Napoli, che aveva accusate alcune deputate di essersi prostituite per
ottenere la candidatura alle politiche. «È assolutamente legittimo - sostiene
Stracquadanio - che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha,
l'intelligenza o la bellezza che siano. È invece sbagliato pensare che chi è
dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha
anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori.
Dire il contrario è stupido moralismo». Per il deputato ognuno ha il diritto
«di assecondare le virtù— che la natura gli ha dato e di farne degno utilizzo
in un congruo collocamento esistenziale. Sono fatti privati. Ognuno deve
disporre del proprio corpo come meglio crede. Non mi interessa. Fino a quando
esiste consenso non c'è violenza e se non c'è violenza non c'è problema».

CRITICHE ANCHE DAL PDL - Nessuno è d'accordo con Stracquadanio, nemmeno nel
suo partito. «Questa volta dissento dall'amico Stracquadanio, al quale so
quanto piaccia provocare» dice Beatrice Lorenzin, deputata e vice responsabile
nazionale pari opportunità Pdl. «Però le sue argomentazioni dialettiche, assai
suggestive, non tengono conto della subcultura che le ammanta e cioè la
normalizzazione dell'uso del corpo, in particolare delle donne, come strumento
di potere, assecondando un processo imperante del marketing pubblicitario che
impone un nuovo modello: bellezza uguale spregiudicatezza uguale successo».
«Straquadanio ha torto marcio - rincara Silvana Mura deputata di Idv -. Simile
proposte devono essere respinte seccamente al mittente da chi le riceve, in
particolare se si tratta di posti in lista o al governo da assegnare». Secondo
il vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda «l'idea che ha della donna
l'onorevole Stracquadanio e la sua concezione della politica sono semplicemente
nauseabonde». Invece, per Franco Grillini, presidente onorario dell'Arci Gay,
«Stracquadanio vuole legittimare un metodo che probabilmente è ampiamente usato
nel suo partito».

LA SMENTITA - «Non ho mai detto che in Parlamento è legittimo prostituirsi e
neppure che è indifferente utilizzare l'intelligenza o la bellezza per fare
carriera». Giorgio Stracquadanio, ha smentito di aver usato alcune espressioni
troppo «crude» nel colloquio con Klauscondicio. Intervistato dal sito
Clandestinoweb, chiarisce: «Ho solo detto che in Parlamento, come in qualsiasi
altro lavoro, l'aspetto fisico è importante. Presentarsi curato significa avere
rispetto di sè. Quindi basta con questa ipocrisia. La bellezza conta e tanto. E
non mi riferisco solo alle donne, ma anche agli uomini. Non è forse vero che
noi tutti ci rasiamo e andiamo dal barbiere per essere più piacenti».

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