martedì 14 settembre 2010

Genio, creatività, follia: arrivano in Italia le Ted Coference

Arrivano in Italia le Ted Conference
Diciotto minuti di follia geniale
Le menti più brillanti del pianeta raccontano i loro progetti. Sarà Michelle
Obama a inaugurare la serie

MILANO - Arrivano in Italia le "TED conference". Da lunedì 13 settembre, tutti
i giorni alle ore 23.00 (in replica a 00.30) su Music Box (Sky, canale 703).
Ted sta per Technology, Entertainment & Design, organizzazione senza scopo di
lucro che riunisce le menti più innovative del pianeta. Da Gordon Brown al
cantante degli U2 Bono Vox, dal regista James Cameron fino a Bill Gates.
Scoperte e idee condensate in 18 minuti, qualche volta meno. Il tempo e la
capacità di spiegare con chiarezza e sintesi argomenti complessi è il requisito
che ha fatto entrare le Ted conference nelle scuole e nelle università
americane dove vengono usate come vere e proprie lezioni. Nulla a che fare con
congressi economici o scientifici. Lo stile è quello dell'happening culturale,
con una spiccata attenzione verso l'innovazione e le avanguardie. Ospiti
ricorrenti sono Bill Clinton, il Premio Nobel James Dewey Watson, il produttore
televisivo e attivista politico Norman Lear, il fisico Murray Gell-Mann, il co-
fondatore di Wikipedia Jimmy Wales e i co-fondatori di Google Sergey Brin e
Larry Page.

COMUNITÀ DI TALENTI - Ted è nato negli Usa nel 1984. Ha rivelato al mondo il
primo Macintosh, il primo Cd-Rom. Da questa comunità del talento è nato il
mensile Wired e l'istituzione che ha ancora oggi il ruolo di acceleratore dell'
era digitale, il Laboratorio dei media del Massachusetts Institute of
Technology. Ci passano (e ci tornano) una sfilza di cervelloni che, una volta l'
anno in California (e una ogni 2 in giro per il mondo), mette insieme scienza,
pedagogia, politica, arte, matematica, economia. Non c'è materia di cui questo
G8 dello spirito non s'intenda e discuta. Interventi lampo con musiche,
performance, gag e pillole di teatro, comprese. Parlano guru del web,
economisti e addestratori di pappagalli. Capita che un mago-illusionista
affronti l'effetto placebo nella medicina come nella società o che un maestro d'
orchestra dia le note per un'armonica organizzazione aziendale. Ritmo e
contenuti tengono l'attenzione di un pubblico di 300 persone che per assistere,
solo su invito, sborsano sui 4-5 mila euro (volo e hotel non compresi). I
relatori partecipano a titolo gratuito (come i traduttori che sottotitolano i
video in certi casi in 39 lingue diverse). Ted è davvero un fenomeno della
rete, inteso come capacità e disponibilità alla connessione globale. Vi sono
conferenze del fumettista Jim Toomey, di musicisti come Thomas Dolby, che ha
contribuito a fare del sintetizzatore lo strumento chiave della musica pop. O
le ricerche di Sheena Iyengar, docente di Business e Management alla Columbia
Business School sui processi di decisione, dalle «ragioni delle scelte» a come
si sceglie su cose apparentemente semplici o profonde.

GRANDI IDEE - L'obiettivo è trovare persone con «grandi» idee, «degne di
essere diffuse ». Scopo dichiarato: «cambiare le abitudini e le vite». In
ultima analisi, «cambiare il mondo». Quello che da altre parti può sembrare
disperatamente ambizioso o improbabile. Ad ascoltarlo qui, ha l'aria di potersi
concretizzare. I relatori che passano dal palco delle Ted in quanto a idee ne
hanno davvero di «grandi». Musicisti, come il violinista Robert Gupta, parlano
di mente; scrittrici, come Elaine Morgan, raccontano ipotesi scientifiche
anticonformiste; sviluppatori di software e e geniacci del digitale mostrano l'
innovazione nella concreta applicazione. Un esempio, tra i tanti, il blogger e
tecnologo Ethan Zuckerman che raccoglie i messaggi lanciati sui media sociali
dai paesi meno connessi della Terra. Quello che accade durante le conferenze va
ben oltre tecnologia, intrattenimento e architetture. Lo si comprende sul sito
di TED guardando gli oltre 700 interventi (molti sottotitolati in italiano) che
si sono avvicendati sul palco dove ogni anno tre persone ricevono 100 mila
dollari e la possibilità di esprimere un desiderio per cambiare il mondo,
desiderio che hanno rivelato durante le loro conferenze. Tra i premiati due
musicisti con attenzione al sociale: Bono e José Antonio Abreu. Vincitore del
2010: l'inglese Jamie Oliver, cuoco emergente dall'aspetto da musicista rock
con un progetto, che realizza nelle scuole e in tv, di lotta all'obesità, in
particolare tra i bambini.

MICHELLE - La programmazione italiana su Music Box inizia con Michelle Obama:
«Non c'è nulla nella mia storia che avrebbe potuto condurmi qui», racconta a un
gruppo di studentesse in Inghilterra durante il suo primo viaggio all'estero
come First Lady. E tra i relatori della prima settimana sono previsti la neuro-
ricercatrice Shankardass, il genio di Microsoft Hillel Cooperman, il regista
ipertecnologico James Cameron e il guru di I-tunes Pete Alcorn. E, visto
l'elenco di video- conferenze già registrate, il programma potrebbe andare
avanti per anni.

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