domenica 15 agosto 2010

Scienza: Macchie scure sulla pelle Quando il sole lascia il segno... che fare

Gli accumuli di melanina compaiono anche ad anni di distanza. Ecco quali sono i nuovi laser per combatterli


Tintarella: occhio alle macchie sulla pelle
Correre ai ripari. In pochi anni, complici le mode e le star hollywoodiane, si è passati da [Esplora il significato del termine: Macchie scure sulla pelle Quando il sole lascia il segno Gli accumuli di melanina compaiono anche ad anni di distanza. Ecco quali sono i nuovi laser per combatterli

Speciale salute estate Tintarella senza danni Macchie scure sulla pelle Quando il sole lascia il segno Gli accumuli di melanina compaiono anche ad anni di distanza. Ecco quali sono i nuovi laser per combatterli Tintarella: occhio alle macchie sulla pelle Tintarella: occhio alle macchie sulla pelle Correre ai ripari. In pochi anni, complici le mode e le star hollywoodiane, si è passati da ] un estremismo all'altro: dall'abbronzatura selvaggia alla pelle diafana. Così, mentre Angelina Jolie dice di «non prendere mai il sole», Madonna fa il bagno in mare con un ombrello, Monica Bellucci viene paparazzata sulla battigia tutta vestita e sulle spiagge italiane, da qualche stagione, sono comparsi i solari con la massima protezione, c'è chi si ritrova con la pelle danneggiata da macchie cutanee. Racconta Riccarda Serri, specialista in dermatologia e presidente Skineco: «Sono le ex ragazze degli anni Ottanta, con la voglia di apparire nere-nere a tutti i costi che stavano ore sotto il sole senza protezione, anche nei momenti più caldi della giornata. I danni causati da scottature a vent'anni, come quelle dei raggi Uv, non si vedono subito ma si ritrovano a cinquant'anni».

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Danni ben visibili come colorito spento, invecchiamento precoce, rughe marcate nella zona contorno occhi e labbra e le macchie solari. «Quest'ultimo è un problema soprattutto femminile - spiega il dottor Pierluca Bencini dermatologo e chirurgo estetico (www.laserforum.it) -: le iperpigmentazioni cutanee non sono altro che accumulo di melanina, il pigmento che dà alla pelle il colore bruno dell'abbronzatura. Il più delle volte sono causate da sovraesposizione ai raggi Uv ma ci sono anche dei fattori che possono predisporle. Tra questi la gravidanza, quando il livello di estrogeni è più alto, oppure l'assunzione di certi farmaci tra cui anticoncezionali, antistaminici e alcuni antibiotici mentre ci si espone al sole». Viso, décolleté, mani sono i punti più colpiti. Aggiunge la dottoressa Serri: «Dobbiamo precisare che il problema macchie cutanee è sempre esistito solo che, fino agli anni Settanta, comparivano dai sessant'anni in poi. Oggi, invece, ci sono donne di trentacinque-quaranta che si ritrovano con antiestetiche macchie brune. Certo, le overdose di sole hanno contribuito ad ampliare il problema. Ma anche le ultime abitudini estive, la voglia di apparire diafane e pallide, sta creando problemi per carenza di vitamina D, estremamente importante per le ossa. Insomma, gli estremismi lasciano sempre il segno. Quindi, meglio non rinunciare alla luce solare però prendendo le dovute precauzioni. È indispensabile, oltre alle protezioni, assumere integratori, fare attenzione a profumi ed estratti botanici, per tenere a bada le reazioni negative della pelle».

Correre ai ripari, dunque. Tra le molecole con effetto protettivo per l'epidermide ci sono le vitamine E, C e l'acido ferulico. È la tesi del professor Sheldon R. Pinnell della Duke University Medical Center che, dopo anni di studi dedicati agli antiossidanti, spiega: «Sono importanti per neutralizzare i radicali liberi, molecole generate dalle aggressioni ambientali che innescano reazioni chimiche responsabili dell'invecchiamento e delle discromie cutanee. Da utilizzare abbinandoli ai prodotti solari. Anche perché i fattori di protezione di questi ultimi bloccano soltanto il 55 per cento dei raggi». Aggiunge Riccarda Serri: «Uno studio dell'American Academy of Dermatology presentato lo scorso luglio ha evidenziato che oltre a sole, farmaci e predisposizione genetica anche l'inquinamento atmosferico incide sulla comparsa di macchie cutanee: secondo questi dati aumentano del ventidue per cento nelle persone di sesso femminile che vivono in città con alto tasso di smog». È importante prevenire: secondo una ricerca Ipsos-SkinCeuticals, due terzi delle intervistate risultano «infastidite dalle macchie cutanee». Per loro una soluzione arriva dal laser. Aggiunge il dottor Bencini: «Bastano poche sedute. I nuovi laser agiscono contemporaneamente sia sulle discromie cutanee che sull'invecchiamento precoce. Tecnologicamente molto avanzati, sfruttano altissime potenze senza bruciare la pelle e permettono, in pochissimo tempo, di colpire in modo mirato la melanina, responsabile della macchia, e distruggerla. E agiscono sui tessuti con un effettivo rinnovamento cellulare rendendo la pelle più elastica». Interventi, ovviamente, da fare solo nel periodo invernale. Adesso solo massima attenzione e protezione.

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