domenica 3 ottobre 2010

REPORTAGE Sos Maldive: "Il tempo sta finendo" L'arcipelago minacciato dall'Oceano L'emergenza sarà discussa nel summit di novembre a Cancun

Allarme del presidente Nasheed
«Sette sono già state sommerse»
Rapporto Onu: altri 18 centimetri
e il paradiso sul mare scomparirà
LUCA FORNOVO
«Il tempo sta per scadere, a Cancun serve un risultato concreto altrimenti le 1.192 isole coralline delle Maldive, a causa dei cambiamenti climatici, verranno sommerse». Il quarantaduenne presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed va avanti nella sua battaglia per cambiare il sistema energetico mondiale. La sua ultima mossa è lanciare un nuovo appello ai leader mondiali, avvertendoli che il tempo per fermare il riscaldamento globale sta per scadere e che il summit sul clima messicano - a Cancun dal 29 novembre al 10 dicembre - deve portare a un risultato vincolante e convincente. Nasheed non lo fa per una scelta di fede, ma perché l'arcipelago che conta più di 350 mila abitanti e si trova a cavallo dell'equatore nell'Oceano Indiano, a sudovest dell'India, potrebbe essere uno dei primi a subire gli effetti dell'innalzamento dei mari. «Sette isole rese ormai impraticabili e pressochè sommerse – spiega Nasheed - sono state già evacuate», mentre un'altra cinquantina hanno ormai gravi difficoltà per l'approvvigionamento idrico a causa della salinizzazione delle falde di acqua potabile.

Anche l'ultimo rapporto dell'Ipcc, l'agenzia dell'Onu, non usa parole tranquillizzanti: basta che il livello delle acque, complice lo scioglimento dei ghiacci, salga tra i 18 e i 59 centimetri e gli atolli maldiviani saranno virtualmente invivibili. Le Maldive, in effetti, detengono il record di nazione più "bassa" al mondo: il punto più alto è di 2,3 metri, mentre la gran parte degli atolli sono sotto il metro.

«Siamo un Paese in gravissima difficoltà, ora dobbiamo già sfollare gli abitanti di 16 isole e non possiamo più permetterci di aspettare altro tempo, se non ci sbrighiamo, vivremo tutti sotto l'acqua», ha ribadito il leader maldiviano, ricordando la clamorosa iniziativa, che ha promosso l'anno scorso quando aveva deciso di tenere una riunione subacquea (con tanto di bombole ed erogatori) del consiglio dei ministri delle Maldive, per portare l'attenzione del mondo sul grave impatto dei cambiamenti climatici.

Ultimamente Nasheed ha pensato di ricorrere anche alla finanza per aiutare il suo popolo. L'idea è quella di creare, con gli ingenti ricavi che provengono ogni anno dal turismo sulle splendide isole e atolli, un fondo sovrano per finanziare l'acquisto di una nuova patria per il suo popolo nel caso le 1.192 isole coralline delle Maldive verranno sommerse.

E per combattere il cambiamento climatico Nasheed è pronto a puntare il dito, facendo nomi e cognomi, contro le nazioni con alte emissioni. Il suo pressing punta a ottenere obiettivi di riduzione della Co2 più ambiziosi. «Le ambizioni – osserva il presidente delle Maldive - non sono quelle che vorremmo che fossero e ci piacerebbe in particolare che i grandi inquinatori come Cina, Usa e India fissassero obiettivi tali da mantenere l'atmosfera sana». Al riguardo Nasheed vuol dare l'esempio e ha promesso che le Maldive saranno la prima nazione a zero emissione entro il 2020. Un primo passo in questa direzione è stata fatto partendo dalla Borsa delle Maldive, la prima al mondo a zero emissioni.

Il Maldives Stock Exchange ha infatti stretto un'alleanza con la britannica CarbonNeutral Company per misurare e compensare le emissioni di anidride carbonica. La società ha misurato le emissioni di Co2 prodotte dal consumo di energia della Borsa delle Maldive, dalla produzione di rifiuti, dai veicoli, dai viaggi di lavori dei suoi dipendenti, dai trasferimenti da casa al lavoro, e ha comprato diritti di emissione per compensare.

Per rispettare il protocollo CarbonNeutral la Borsa di Malè ha fissato anche obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra. Ibrahim Nasir, l'amministratore delegato della società che gestisce la Borsa maldiviana, spera che il nuovo status a zero emissioni del mercato convinca le società quotate a ridurre le loro emissioni. «Le organizzazioni che attuano ampi programmi di riduzione della Co2 – conclude Nasir - possono migliorare la loro reputazione aziendale mostrando ai clienti e ai dipendenti che prendono l'iniziativa contro il cambiamento climatico».

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails