mercoledì 6 ottobre 2010

Salute: Il cervello in palestra i 6 segreti per tenerlo in forma

Il "New Scientist": una passeggiata e una dieta con mirtilli e tè verde allenano la mente. Musica e yoga meglio del sudoku, i "brain game" non fanno miracoli

ROMA - Più delle parole crociate può una passeggiata all'aria aperta. Meglio imparare a suonare uno strumento che giocare al sudoku. E se lo yoga allena il cervello, un bicchiere di vino non è da meno. Ricette semplici, ma quanta ricerca c'è dietro. Se si guardano gli effetti, così si migliorano le capacità cognitive.

La palestra per restare lucidi e reattivi a lungo passa da sei strade che, secondo le ultime ricerche condotte nel campo delle neuroscienze, si rivelano più promettenti dei "brain training games". Lo suggerisce il magazine New Scientist chiarendo che se a lungo andare i giochi migliorano solo le prestazioni di chi li fa, queste attività incidono sulla materia grigia.

«L'esercizio fisico e una dieta equilibrata hanno un effetto protettivo e di riduzione del declino cerebrale», conferma Stefano Cappa, professore di neuropsicologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. «Ognuno deve scegliere la "palestra" più adatta alle sue esigenze».

Uno dei filoni di ricerca più promettenti ruota intorno alla musica. Il linguaggio, come la memoria, la capacità di attenzione e persino il quoziente intellettivo possono trarne benefici. Non solo con l'ascolto e se si inizia da bambini: i ricercatori della Ruhr-University di Bochum, Germania, hanno dimostrato che il cervello di chi studia pianoforte o suona la tromba è più plastico, a qualsiasi età.

L'esposizione alla luce incide sull'orologio biologico e la secrezione ormonale, ora si approfondisce perché aiuta le capacità logiche e quelle matematiche e accorcia i tempi di reazione agli stimoli. Bastano pochi secondi, ha dimostrato la risonanza magnetica, per incrementare l'attività del cervello.

Il cervello si allena con il cibo. Le principali aspettative erano riposte negli Omega 3, l'attenzione si è spostata su un altro gruppo di composti chimici naturali: i flavonoidi presenti nei mirtilli, nel tè verde e nel vino rosso. Il gruppo di Jeremy Spencer dell'Università di Reading in Gran Bretagna in alcuni esperimenti condotti sui topi di laboratorio ha verificato che una dieta che ne prevede il consumo regolare migliora la memoria e protegge contro le degenerazioni.

Hanno effetti sul sistema circolatorio e migliorano le performance mentali. «Componenti derivate dal cibo potranno essere usate in futuro per realizzare dei farmaci», suggerisce Spencer. Promettenti anche gli effetti del magnesio, che aiuta la memoria spaziale e associativa. Uno studio del Mit ha dimostrato che favorisce la produzione di nuovi neuroni nell'ippocampo.

Anche l'attività fisica rallenta l'invecchiamento cerebrale. I ricercatori della University of Illinois si sono spinti oltre mostrando che una passeggiata al giorno ha effetti sulle capacità esecutive come sul pensiero astratto. Per vivere bene e a lungo conta saper staccare. Lo yoga è una strada: praticarlo 20 minuti al giorno per una migliore la memoria visiva e spaziale.

Il cervello si può stimolare anche con lievi impulsi elettrici, usando una tecnica non invasiva, la stimolazione transcranica con correnti dirette (tDCS) per fare lavorare più velocemente alcune aree. I ricercatori dell'Università di Oxford guidati da Cohen Kadosh hanno dimostrato che migliora le capacità matematiche. Potrà servire, suggerisce Kadosh con uno scenario futuribile, per dei gadget per chi ha difficoltà nell'apprendimento.

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