giovedì 24 febbraio 2011

Lavoro/ Colaninno: E' finito concetto di 'tempo indeterminato' Flessibilità figlia della crisi, vorrei lavorare a turno continuo

Bologna, 24 feb. (TMNews) - E' finito il "concetto del contratto
indeterminato". Ormai "la somma di lavoro di ciascuno è la somma
di più lavori, in diversi luoghi e con diverse esperienze". Per
il presidente e amministratore delegato di Piaggio, Roberto
Colaninno, la "flessibilità è figlia della crisi", un
imprenditore non avrebbe bisogno di introdurla se potesse
"lavorare a turno continuo".

Colaninno ha portato questo pomeriggio la sua esperienza al
Festival "Manifutura" in corso a Bologna, partecipando al
laboratorio su "Flessibilità dell'impresa, flessibilità del
lavoro?" assieme ai sindacalisti Giorgio Santini (Cisl) e
Vincenzo Scudiere (Cgil). Per l'imprenditore, nell'epoca della
globalizzazione un'azienda, per garantire la produttività, deve
"fare riferimento" alla presenza di stabilimenti "in diversi
mercati". E' per questo motivo che è stato introdotto il tema
della "flessibilità" che può essere considerata "figlia della
crisi". Infatti, spiega Colaninno, "vorrei che la mia impresa
lavorasse a turno continuo, compreso il sabato e la domanica, per
lo sfruttamento dell'impianto; in quel caso non avrei bisogno"
della flessibilità. "Ne ho bisogno - aggiunge - quando non riesco
a soddisfare la domanda oppure quando la domanda raggiunge una
volatilità non prevedibile. Non c'è alternativa a questo. E'
stata introdotta la flessibilità, la stagionalità, i contratti
che hanno poi portato a quei problemi condivisibili sui giovani,
la precarietà e il tempo determinato".

"E' finito il contratto a tempo indeterminato come concetto -
aggiunge il manager di Piaggio -. La somma di lavoro di ciascuno
è la somma di lavori in diversi luoghi e con diverse esperienze
che, però, pone problematiche molto importanti perché avremo
bisogno di trasporti, di una mobilità accettabile, di scuole e di
ospedali".

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails