venerdì 25 febbraio 2011

"Le elettriche inquinano come le altre auto"

La denuncia di uno studio inglese: la differenza principale tra i due sistemi a motore starebbe, secondo gli esperti della Which?, più nell'apparenza che nella sostanza: nell'auto a benzina le emissioni nocive fuoriescono dal tubo di scappamento, in quella elettrica vengono emesse direttamente dalla centrale che produce elettricità


"Le elettriche inquinano  come le altre auto"

Costa molto di più ma chi la compra si consola pensando che non dovrà più fare il pieno in vita sua. L'auto elettrica esiste da più di un secolo ma non è mai riuscita a scalzare la cugina a combustione interna. A mettere in ginocchio le sue speranze di rivincita ci si mette ora anche uno studio della Which?, agenzia al servizio del consumatori, secondo il quale l'automobile a motore elettrico inquinerebbe quasi quanto quella a benzina.

Se infatti è vero che queste macchine non emettono CO2 durante l'utilizzo, è anche vero che l'elettricità necessaria per ricaricarne le batterie deve essere prodotta da centrali elettriche. E il biossido di carbonio (il cosiddetto "gas verde", secondo gli scienziati colpevole del surriscaldamento globale) prodotto da questi stabilimenti sarebbe pari a quello creato dalla combustione interna. Mettendo a confronto auto elettriche e "normali" dello stesso segmento di mercato, l'agenzia ha notato che, a fronte di un costo decisivamente più alto (10mila euro in media) le prime non garantiscono una emissione di CO2 di troppo inferiore rispetto alle seconde. La differenza principale tra i due sistemi a motore starebbe, secondo gli esperti della Which?, più nell'apparenza che nella sostanza: nell'auto elettrica le emissioni nocive provengono direttamente dalla centrale che produce elettricità, in quella a benzina dal tubo di scappamento. In Paesi come l'Italia si stima, ad esempio, che per ogni kWh di energia prodotta si provochi una emissione


Non è la prima volta che un'organizzazione punta il dito contro il mercato delle auto elettriche. Due anni fa uno studio condotto in Germania dal WWF insieme all'Izes, istituto tedesco che si occupa di ricerche sui sistemi energetici, mise un freno alla decisione del governo Merkel di mettere in strada un milione di veicoli elettrici o ibridi entro il 2020, spiegando che il progetto avrebbe ridotto solo marginalmente le emissioni di biossido di carbonio nell'ambiente. Sulla stessa linea gli appelli lanciati di recente da Greenpeace, Friends of the Earth Europe e Transport & Environment, che hanno chiesto ai Paesi europei l'adozione di obiettivi nazionali per le energie rinnovabili, in modo da assicurare che i veicoli elettrici siano realmente a "zero emissioni".

Va detto che le auto elettriche, non emettendo gas di scarico, sono particolarmente adatte alla mobilità urbana. Lo smog rilasciato nell'aria dai residui della combustione è infatti tra i primi responsabili di malattie respiratorie e tumori alla pelle, senza contare i danni che provoca ai monumenti dei centri storici italiani. Da questo punto di vista l'auto elettrica, comunque si produca l'energia, rappresenta un vantaggio. Non sarà quello che tutti si aspettavano da quel prototipo che, nel 1899, superò i 100 km/h con la sola forza dell'elettricità, ma è sempre un dato su cui riflettere.


con lastampa.it

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