giovedì 30 settembre 2010

NUOTO La Manaudou si rituffa E' nuoto o marketing?

La campionessa francese, famosa per i suoi record e, in Italia, per la rivalità sentimental-sportiva con la Pellegrini, dopo un anno di inattività per maternità, vuole rientrare in gara per partecipare ai Mondiali di luglio a Shangai

ROMA - Studi fotografici, tv, giornali e media specializzati di nuoto e soprattutto di gossip armano le loro truppe cammellate: Laure Manaudou sta per tornare. Le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane sul rientro della più carina, bizzosa e coccolata star delle piscine sono state confermate e così - riporta il quotidiano transalpino "L'Equipe" - la nuotatrice francese dal recentissimo passato luminoso come le sue trasgressive bracciate in campo amoroso, infila il costume e si rituffa.

Si era ritirata un anno fa per maternità, ma ha ripreso lunedì scorso a Marsiglia ad allenarsi per partecipare ai prossimi Mondiali di Shanghai (24-31 luglio). Secondo fonti a lei vicine avrebbe persino pianificato di lasciare la Francia il prossimo 14 ottobre per Auburn, negli Stati Uniti, ed allenarsi là, lontana per quel che è possibile dalle ronde di paparazzi che la perseguitano.

La nuotatrice francese, nota per il talento in piscina, l'indiscutibile fascino e le formidabili capacità di collezionare grandi vittorie assieme ad altrettanto grandi trasgressioni, aveva da un po' come detto lasciato in braghe di tela gli appassionati di sport/bellezza/gossip. Nessuno dimentica, per esempio, la rivalità estetica e di piscina sviluppatasi con la nostra Federica Pellegrini, peraltro condita dalla storia d'amore con il conteso (tra loro) Luca Marin, anche lui nuotatore della nostra nazionale, ormai ex fidanzato della francese.

Da consumata frequentatrice
delle riviste sportive e cronaca rosa, come si ricorderà la Manaudou aveva deciso di allenarsi non a casa propria ma in Italia, per la precisione a Torino, con il club LaPresse; questo da maggio ad agosto 2007. Proposito poi naufragato perché la società l'espulse per il comportamento durante gli Open di Parigi: Il club disse che non tollerava l'atteggiamento e in particolare il suo rifiuto di fare il riscaldamento e di partecipare alla staffetta. Insomma piccoli grandi vizi da starlette.

Ai tempi della cacciata ricordiamo la parole dell'allenatore di allora, Paolo Penso, che la svelano più di ogni altro: "In questi tre mesi e mezzo insieme l'ho avvisata più volte di come comportarsi. Credevo che oltre a girare le braccia, sapesse anche vivere. E invece...".

Adesso Laure ci riprova, dunque. Da malpensanti immaginiamo spinta anche e soprattutto da interessi di mercato e cassetta. Il sospetto è che non sia cambiato di molto il suo aplomb, visto che ancora una volta rientra passando dalla porta di servizio di una sede estera, con allenatori esteri (gli Usa, in questo caso). Forse il suo richiamo in Francia non funziona più, ma visto e considerato che i Mondiali si fanno in Cina, l'industria del marketing che le gravita intorno l'avrà convinta a rimettere in mostra il suo bel viso e il suo fascino malizioso. Per non sfigurare a un Mondiale ci vuole anche tanta capacità natatoria? Ah, già...

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