martedì 18 gennaio 2011

Cinema: "Il mio Cetto LaQualunque rispetto ai politici di oggi è moderato"

«Cetto La Qualunque oggi è un moderato. Molti politici sono veramente ridicoli. La risata è una meravigliosa bestia, è bellissima. E questo film è un tentativo di far sorridere raccontando anche uno spaccato del nostro Paese. Se poi subito dopo la risata uno riflette a noi fa piacere perchè offriamo una cosa in più al pubblico, è interessante, è un lavoro più lungo ma vale la pena». Antonio Albanese parla così dell'attualità del personaggio del politico calabrese che porta per la prima volta sul grande schermo nel film "Qualunquemente", diretto da Giulio Manfredonia e nelle sale con Fandango da venerdì prossimo in 600 copie.

Quanto all'attualità del motto "chiu pilu per tutti" che sembra ammiccare ai sexy scandali della politica italiana, Albanese spiega: «"U pilu" è una cosa veramente quasi astratta, laterale. Il film non vuole raccontare quello. Il problema è una questione morale, che comunque comprende anche Ruby. Una questione etica e morale di rispetto, di buon senso, di garbo. E noi infatti nel film volutamente usiamo gesti, colori e modi molto volgari, pacchiani», sottolinea l'attore.

Sul fatto che sia stato scelto proprio un politico calabrese per raccontare certa politica, l'attore assicura: «La Calabria c'entra poco in un certo senso. L'abbiamo usata perchè io amo i dialetti, dalla Puglia alla Lombardia. Ma avremmo potuto ambientarlo altrove. Comunque io non credo che questa 'onda calabrà ci travolgerà tutti. Credo di no, sono ottimista», dice Albanese . E spiega perchè: «Il rapporto con il figlio Melo è il più importante del film. Le nuove generazioni sono centrali. Se viene frantumata la loro speranza allora davvero è la fine», conclude l'attore.


con lastampa.it

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