mercoledì 1 settembre 2010

Calcio: Toro, dal mercato ecco Rubinho Ma Lerda rimane senza regista

Rubinho, 27 anni, arriva in prestito con diritto di riscatto

TORINO
Berlusconi prende Robinho, Cairo invece Rubinho. Nella vita basta sapersi accontentare, anche se questa volta il presidente granata ha un tantino esagerato: chiusi i rubinetti per finanziare il mercato, il Toro ha fatto fatica ad allestire una rosa competitiva e nell'ultimo giorno di trattative ha solo parzialmente colmato le lacune emerse nelle prime partite stagionali. Nella volata finale di ieri, con il patron attivo fin dal mattino all'Atahotel Quark di Milano insieme al diesse Petrachi, sono arrivati tre giocatori e altri tre hanno lasciato Torino. I granata hanno prelevato in prestito il portiere Rubinho dal Palermo, il centrocampista Scaglia dal Brescia e il mediano De Feudis dal Cesena. Sui primi due c'è la possibilità di esercitare un riscatto della comproprietà, mentre l'ex capitano dei bianconeri romagnoli arriva in prestito secco in cambio di Gorobsov.

Due «epurati», invece, lasciano per sempre il Toro: David Di Michele torna a Lecce per un anno dopo esser stato liquidato con 650 mila euro, mentre Riccardo Colombo firma un triennale con la Reggina con 350 mila euro di buonuscita. Diana e Loviso, gli altri due indesiderati, invece restano in granata e verranno messi fuori lista. Probabilmente insieme a qualche altro giocatore che non rientra nei piani di Lerda (come Saumel o Rivalta) e non verrà inserito nel famoso elenco dei 19 tesserati causa sovrannumero. Ora la rosa è composta da ben 30 elementi (con 7 Under 21) e fino a venerdì ci sarà tempo per compilare la lista.

La missione estiva di Cairo era quella di tagliare sui costi, troppo elevati per un altro anno di B, e fare la squadra grazie alla politica del «parametro zero» e dei prestiti gratuiti. Petrachi ha centrato in parte l'obiettivo: molti ingaggi pesanti non esistono più, ma nel Toro i problemi principali restano ed alla fine Lerda dovrà allenare una squadra priva di interpreti chiave per il 4-2-3-1 (leggi esterni e regista) con tanti calciatori dalla poca personalità e qualità. Il caso del portiere è emblematico. Regalato Sereni al Brescia, all'ultimo si è cercato uno scambio Morello-Rubinho col Palermo ed alla fine è arrivato il solo brasiliano, che si aggiunge a Bassi. Tre numeri uno di uguale valore sono uno sproposito per la B ed un rischio per l'ambiente.

Poi c'è l'affare Bernacci a sconfinare nelle «cose da Toro», anche se la maggior beffa e penalizzazione arriva dalla vicenda Gabionetta: l'esterno destro, richiesto fortemente da Lerda, non è arrivato perché il Toro non ha voluto risolvere con il Crotone una situazione ingarbugliata dai procuratori del giocatore. L'azzardo di prenderlo a zero questa volta non ha funzionato e così al suo posto è arrivato l'ex granata Scaglia, che ha atteso fino all'ultimo a differenza di Rocco D'Aiello. Il difensore del Gela è andato alla Triestina perché le società non si sono messe d'accordo per una comproprietà da 150 mila euro.

Tutto è stata una questione di soldi (pochi) da investire. Ecco perché non sono maturati i miracoli, come nello scorso gennaio, anche se Petrachi ha cambiato pelle al Toro con 21 movimenti complessivi in entrata e 12 in uscita. Cairo alla fine ha speso solo 2,55 milioni di euro ed ha aperto il portafoglio per garantirsi Iunco (1 milione), Di Cesare (1,2) e le metà di D'Ambrosio (500 mila euro) e Salgado (50 mila). Il presidente, però, ha incassato 4,35 milioni dalla cessione del 50% dei cartellini di Dzemaili (3,5 milioni dal Parma), Malonga (750 mila euro dal Cesena) e Bottone (100 mila dal Frosinone). L'attivo è di 1,8 milioni, senza considerare il risparmio sugli stipendi. Tecnicamente ci si può consolare con l'arrivo di De Feudis dal Cesena e speranzosamente guardare all'ingaggio del quattordicenne Lenoci (Bari) per il vivaio, però si poteva fare e dare di più.

Via gli "indesiferati" Di Michele e Colombo
David Di Michele ha rescisso con il Toro ed è tornato al Lecce. Parte anche un altro «indesiderato»: Colombo da ieri è della Reggina

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