mercoledì 1 settembre 2010

Gossip: Seni rifatti? Come scoprirli

di Libero News

Francesca Cipriani, Belen Rodriguez, Cristina Chiabotto, Anna Tatangelo sono solo alcune fra le donne di spettacolo che si sono rivolte alla chirurgia estetica per aiutare il proprio décolleté e non fanno alcuna fatica ad ammetterlo. Ma ci sono anche altre bellisime come Nina Senicar e Manuela Arcuri che invece negano categoricamente. Ma come "smascherare" le reticenti?

Per alcuni uomini come Massimo Giletti, Francesco Coco, Aldo Montano o Leonardo Tumiotto riconoscere le curve naturali da quelle artificiali è facile. Ma ora la parola passa all'esperto, il professor Marco Klinger che su Novella 2000ha svelato i segreti per riconoscere quando c'è stato l'intervento del chirugo estetico. E per farlo ha passato in rassegna alcuni dei seni più noti dello showbiz.

Il primo indizio è l'armoniosità, la proporzione, che naturalmente esiste fra seno e corpo nell'insieme. Alcune protesi come quelle di Victoria Silvstedt o Victoria Beckham hanno il brutto difetto di essere talmente eccessive e innaturali che il risultato appare immediatamente sgradevole. Mancanza di proporzione anche nel seno di Anna Tatangelo che forse avrebbe fatto meglio ad accontentarsi di una seconda, decisamente più armoniosa sul suo corpo esile, ma soprattutto in quello di Kate Perry che però si ostina a dichiararsi naturale!

Il secondo aspetto da prendere il considerazione è l'età: superati i 40 anni è praticamente impossibile che la parte superiore del petto sia piena e tondeggiante. Per questo in casi come quelli di Nina Senicar e Manuela Arcuri basterà aspettare che il tempo passi e la natura faccia il suo corso: se i seni sono naturali come le due fanciulle continuano a ripetere lo si vedrà perché il loro décolleté cambierà forma. Se resisteranno alle leggi di gravità sarà perché sotto sotto c'è lo zampino del chirurgo.

Fra le belle dello spettacolo Elena Santarelli, Martina Colombari e Belen Rodriguez sono le donne che hanno i seni rifatti più naturali: per loro protesi anatomiche, probabilmente inserite dietro le ghiandole mammarie (in questo casi la mastoplastica additiva non impedisce l'allattamento). Un buon reggiseno finisce poi per coprire eventuali cicatrici che in genere si trovano intorno all'areola o nei solchi mammari. Unico problema: le gravidanze o l'eccessiva magrezza (come nel caso della Colombari) possono inficiare a lungo andare questo aspetto naturale e svelarsi agli occhi dei più attenti.

Protesi durature e abbastanza naturali per Federica Nargi e Aida Yespica: sono quelle sotto il muscolo. Le controindicazioni? Quando ci si sdraia i seni hanno il difetto di rimanere all'insù e poi nei movimenti improvvisi, se i muscoli pettorali non sono lasciati liberi, i seni si muovono in maniera innaturali.

In genere poi le mastoplastiche additive realizzate senza tutte le dovute accortezze tendono a dimenticare l'aspetto estetico del cosiddetto bordo mediano, cioè quel solco che corre fra i seni i quali in natura degradano dolcemente verso il centro mentre se corretti artificialmente formano un antiestetico e brusco spigolo. Qualche esempio? Cristina Chiabotto, Adriana Lima e Noemi Letizia.

Infine, prendendo ad esempio il petto "normale" (seppur operato) e proporzionato di Antonella Mosetti, l'ultima considerazione è rivolta all'aspetto più solido che assume il seno dopo un intervento: addio per sempre a quell'effetto "budino " in caso di movimento o traballamento come nella famosa scena del film L'aereo più pazzo del mondo.

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