sabato 4 settembre 2010

Web: Piccole, libere e agguerrite ecco le micro web tv italiane

Oggi e domani a Bologna, città con la più alta concentrazione di televisioni di strada, i membri della federazione nazionale che le raggruppa si riuniscono per definire una strategia comune contro il decreto Romani in attesa di essere ascoltati dall'Agicom, per lanciare l'edizione 2010 dei Teletopi, oscar a loro dedicati e fare il punto sul futuro. Per ora le antenne censite dall'osservatorio sono 346, in continua crescita. Si va dall'emittente di condominio a quella dei pensionati, dalla cross generation al videogiornalismo d'inchiesta


Piccole, piccolissime, anzi micro. Puntano la telecamera nei paesi trascurati, sull'Appennino o al centro delle isole, ma anche nei quartieri delle grandi città o all'interno dei condomini. Raccontano storie dimenticate e notizie così piccine da non guadagnare neppure una breve sulle pagine dei quotidiani. Oppure collezionano pezzi di storia, filmando mestieri che stanno scomparendo e pezzi di vita anni '50. Stiamo parlando delle micro web tv, canali creati dal basso, da cittadini qualsiasi diventati per passione o per necessità videomaker. Sono tantissime e in costante crescita. L'osservatorio nazionale Altratv.it ne ha mappate 346 nel 2009, l'anno prima si era fermato a 284. I loro rappresentanti, riuniti nella federazione nazionale Femi, oggi e domani si vedono a Bologna per fare il punto sulla situazione, lanciare l'edizione 2010 dei Teletopi, oscar delle micro web tv, programmare una piattaforma per raccogliere e rilanciare l'informazione ultra locale e soprattutto definire la strategia difensiva per non soccombere al decreto Romani.

Bologna, capitale delle micro web tv. La scelta di Bologna non è casuale, "è la città con la più alta concentrazione di televisioni di strada - spiega Giampaolo Colletti, fondatore di Altra Tv e autore del libro "Tv fai da web" - Qui è nata la prima telestreet italiana, Orfeo tv. Qui, per la prima volta, un condominio ha puntato la telecamera sulla tangenziale che gli passava sotto casa per informare i condomini sul traffico". Oggi ci sono quindici antenne, ognuna con una mission diversa. C'è Crossing Tvpensata e realizzata dalla cross-generation, c'è Bolobazzalive dedicata alla musica, Codec tv, Teletorre 19, prima tv realizzata da condominii... "Bologna è speciale perché la forte tradizione dell'associazionismo si è sposata con il desiderio e la volontà della cittadinanza attiva", che oggi passa in rete attraverso una telecamera.

"Difendiamo il nostro futuro". Naturale, quindi, che il convegno annuale delle web tv si faccia sotto le Due Torri. Quest'anno il tema principale è la libertà di esistere e di informare. "Il Decreto Romani - spiega Colletti - vorrebbe imporre una tassa in entrata di 3mila euro a ogni nuova antenna. Il che, considerando che le telestreet vivono di volontariato, equivale a farle chiudere. Abbiamo chiesto un'audizione all'Agicom e ci stiamo preparando insieme a un legale. Le telestreet sono uno strumento importante d'informazione, devono crescere non morire".

Una piattaforma per l'informazione locale. Visto che l'unione fa la forza, le micro web tv stanno creando una piattaforma che rilanci i filmati realizzati a Messina (dove una antenna ha la metà degli utenti tra gli emigrati oltre oceano) in Sardegna, in Irpinia, a Milano e nel centro italia, uno spazio in cui fare confluire servizi, inchieste, approfondimenti da ogni microrealtà italiana e sfidare, con la forza del piccolo, i giganti della comunicazione.

Teletopi, vinca il migliore. Topo ovvero mouse, quindi computer, internet, web tv... Anche le micro televisioni hanno i loro oscar, si chiamano Teletopi, strizzando l'occhiolino ai Telegatti e ogni anno premiano il meglio delle micro web tv. Sono appena state aperte le selezioni e per candidarsi o valutare le candidature già pervenute basta cliccare su Teletopi.tv . L'anno scorso a vincere il premio nella categoria informazione furono gli autori settantenni di Pierodasaronno e in quella di denuncia Telestrada, la micro web tv di Catania creata da un gruppo di volontari della Caritas, canale che dà voce ai senza fissa dimora. Per il 2010 la competizione è aperta, avanti videomaker...

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