sabato 25 settembre 2010

Calcio: ''Totti e Cassano insieme? Non è mai troppo tardi''

Cesare Prandelli non esclude di riunire in azzurro i due talenti di Roma e Samp: ''Se ci sarà l'occasione, magari un'amichevole importante, potremmo pensarci''. Sugli arbitri: ''Prima o poi arriverà la tecnologia''

ROMA - Totti e Cassano di nuovo insieme in Nazionale? Cesare Prandelli non esclude di riunire in azzurro i due grandi talenti del calcio italiano, esaudendo così il desiderio del giocatore della Sampdoria, che di recente ha detto di sognare di tornare a giocare almeno una volta con il capitano della Roma. "Troppo tardi per vedere Totti e Cassano insieme? Non è mai troppo tardi e se ci sarà l'occasione, un'amichevole importante, potremmo pensarci", ha detto Prandelli alla trasmissione "Ventura Football Club" su Radio Uno. "L'idea di vederli ancora assieme potrebbe trasformarsi in una bella serata, con due amici che si ritrovano. Dobbiamo vivere il calcio in maniera sincera, senza alimentare le polemiche".

CASSANO ESEMPIO - Prandelli ha parole d'elogio per Cassano: "Penso Cassano possa veramente dare un contributo ai ragazzi che iniziano la loro carriera. Oggi Cassano non ha più paura di esternare le proprie emozioni, i propri sentimenti. Ha incontrato una donna fantastica e questo è fondamentale. Si è liberato di tanti fantasmi. Sicuramente Cassano è un esempio per i ragazzi che iniziano la carriera". La Nazionale guarda con attenzioni anche a Mario Balotelli. "Ho avuto modo di fare con Mario una lunga chiacchierata. Per me è un ragazzo dalle potenzialità enormi, un giocatore straordinario -spiega- ma che in questi ultimi mesi ha fatto più parlare il personaggio che il calciatore. Ora sta lavorando duramente
per riprendersi dall'infortunio e mi sembra molto motivato".

ARBITRI - Prandelli ha parlato anche di arbitri, argomento caldo dopo gli errori e le polemiche dell'ultima giornata. Non commentare le sviste arbitrali "è molto difficile, quasi impossibile ma quando gli errori sono talmente eclatanti non ci sarebbe nemmeno bisogno di evidenziarli ancora di più", ha spiegato il ct. "Come tesserati dovremmo avere un regolamento nostro in cui ci autovietiamo di parlare dell'operato degli arbitri, probabilmente potremmo stemperare il clima. Gli arbitri non sono condizionati, di più. Dobbiamo provare a fare qualcosa, magari per qualche mese non commentare nessun tipo di operato dell'arbitro". Prandelli comunque non condanna la reazione avuta da Ranieri dopo Brescia-Roma ("mi sarei sentito come lui, mi sarei comportato come lui") e crede che "la tecnologia arriverà prima o poi, spero prima per evitare queste polemiche, queste violenze. Forse passerà la proposta dei cinque arbitri ma mi auguro che siano arbitri veri, non collaboratori, anche se la soluzione resta secondo me la tecnologia".

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