mercoledì 1 settembre 2010

Calciomercato: L'Inter è già in difesa

Una sorta di difesa preventiva, anticipando le inevitabili critiche per un atteggiamento passivo durante la campagna trasferimenti del suo club, che di fatto ha messo a disposizione di Benitez solo il portiere di riserva Castellazzi, il talentuoso ma inevitabilmente inesperto Coutinho e la mezza scommessa Biabiany, non colmando ad esempio la lacuna a centrocampo, in termini di quantità, palesatasi già lo scorso anno. Il direttore dell'area tecnica dell'Inter Marco Branca, dalle colonne del "Corriere dello Sport", commenta a caldo il mercato nerazzurro e ne sostiene la strategia alla base, mandando anche un messaggio al popolo della Beneamata: "Non capisco la delusione dei tifosi dell'Inter, abbiamo tenuto la squadra che la scorsa stagione ci ha portato a tutti i trionfi, il vero colpo lo abbiamo fatto confermando Maicon, il miglior terzino del mondo. Fabregas e Schweinsteiger non si potevano comprare ed è illogico comprare Mascherano per 22 milioni" le parole del collaboratore di Moratti.

Una precisazione logica, con qualche fondamento, se solo si pensa che nell'immediato dopopartita di Madrid, sede della finale di Champions League vinta col Bayern, in casa meneghina si era persino rischiato di veder partire, oltre al laterale brasiliano, di fatto chiamato alla corte di Florentino Pertez da Josè Mourinho appena annunciato il suo divorzio dai neocampioni d'Europa, anche il bomber Milito, determinante in tutta la stagione e autore dei gol decisivi nella finale di Coppa Italia con la Roma, all'ultima di campionato a Siena e, in primis, della doppietta ai bavaresi valsa il trono continentale.

A inizio estate, poi, in lista partenti con Balotelli c'erano, ex laterale del Monaco a parte, elementi del calibro di Muntari, Cordoba e Chivu, a sua volta richiesto dallo "Special One", a far pendere però la bilancia dalla parte del nuovo tecnico, deluso per non avere ricevuto dalla società quegli innesti richiesti nelle ultime giornate, è, solo per fare un nome, il mancato acquisto di uno fra Kuyt e Sculli, obiettivi non certo impossibili, sia per il costo delle relative operazioni che per i buoni rapporti, per non dire ottimi nel caso dei Reds, alla cui guida era nel frattempo approdato il "fedelissimo" Hodgson, con le controparti Liverpool e Genoa.

Resta quindi un dubbio, legato alla presumibile scelta di premiare anche il gruppo protagonista sul campo del "triplete" almeno sino alla chiusura del ciclo stagionale, con il Mondiale per club di dicembre, prima magari di intervenire nella più conveniente finestra di gennaio, sarà troppo tardi?

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